Canzoni mitiche e con tre accordi Il progetto dei Dire Straits Legacy

padova
Con i Dire Straits Legacy la leggenda della storica band di Mark Knopfler animerà il palco del Gran Teatro Geox, mercoledì 21 novembre alle 21. La formazione è composta da due componenti del gruppo: Alan Clark (tastiere) nella band sin dal 1981 e Phil Palmer (chitarra) che militò nel gruppo dal 1990. Ancora, ci sarà Marco Caviglia, fondatore e promotore del progetto Dire Straits Legacy, che avrà il delicato compito di cantare e suonare le parti di Knopfler; al basso, invece, ci sarà Trevor Horn, già membro dei Buggles e di una delle tante formazioni degli Yes, ma soprattutto produttore discografico, mentre alla batteria siederà Steve Ferrone, noto per aver suonato con Eric Clapton, Bob Dylan, Paul Simon e Tom Petty.
Ieri all’NH Hotel di Padova, Alan Clark, Phil Palmer, Marco Caviglia e il manager Riccardo Locatelli hanno incontrato i giornalisti. «Una delle principali novità», ha spiegato Clark, «è l’entrata nella band di Trevor Horn al basso. Per quanto riguarda la scaletta della serata padovana suoneremo tutti i classici dei Dire Straits ma anche qualche brano dal nostro nuovo album “3 Chord Trick”. Ci saranno anche alcune canzoni degli artisti con cui i singoli componenti della formazione hanno collaborato. Suoneremo “Owner of a Lonely Heart” degli Yes, visto che Trevor ha prodotto il disco da cui il brano è tratto. Forse faremo anche “Video Killed the Radio Stars” dei Buggles di cui Horn è stato il cantante. Ci sarà inoltre un pezzo di Tom Petty & The Heartbreakers con cui ha suonato Steve Ferrone».
Locatelli ha anticipato che il concerto sarà aperto da 6-8 giovani chitarristi padovani che frequentano scuole di musica. Suoneranno un medley di brani dei Dire Straits. «Ognuno di loro comparirà in mezzo al pubblico e comincerà a suonare, poi ne arriverà un altro che interpreterà un altro pezzo e così via. L’idea è di dare la possibilità di aprire un concerto importante a dei ragazzi realmente intenzionati a diventare dei professionisti». «Crediamo che sia importante», ha aggiunto Palmer «confrontarsi con i giovani e poter regalare loro un po’ delle nostre conoscenze».
Knopfler la prossima primavera sarà in tour in Italia ma chissà cosa ne pensa di questa band che continua a portare avanti l’eredità delle canzoni che lui ha scritto e reso immortali con il suo inimitabile stile chitarristico e la sua vocalità particolare. «Mark», ha detto Palmer, «non riconosce la nostra iniziativa. Ha deciso che i Dire Straits chiudessero la loro carriera nel 1992 e da quel momento si è dedicato alle sue attività da solista». I membri della band che ricrea la magia del vecchio gruppo di Knopfler hanno inciso sotto il nome di Legacy un disco di canzoni originali: “3 Chord Trick”. «Abbiamo deciso», ha detto Phil, «di evidenziare quanto si possano scrivere delle buone canzoni anche con soli tre accordi. Abbiamo registrato il disco tra Los Angeles e Roma e abbiamo avuto anche degli ospiti, come il bassista Pino Palladino». I Dire Straits Legacy sono appena tornati da un tour negli Stati Uniti e in Brasile. «In Brasile», ha precisato Caviglia», «i Dire Straits non si sono mai esibiti. Alan ha detto: dobbiamo fare dei grandi concerti perché questo pubblico ascolterà questa musica dal vivo per la prima volta». Il chitarrista e cantante ha anche rivelato: «Essendo italiano ho lavorato molto con una vocal coach inglese molto precisa che ha preteso da me addirittura che imparassi la pronuncia scozzese di Knopfler». —
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