Ferretti e Lo Schiavo a Venezia «La nostra vita da Oscar»

Lo scenografo Dante Ferretti e l’arredatrice cinematografica Francesca Lo Schiavo, si sono raccontati a Venezia. Ieri pomeriggio, la coppia nel lavoro ma anche nella vita, ha incontrato il pubblico...
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 18.05.2018.- Dante Ferretti e la moglie Francesca Lo Schiavo a Venezia. Auditorium Santa Margherita.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 18.05.2018.- Dante Ferretti e la moglie Francesca Lo Schiavo a Venezia. Auditorium Santa Margherita.

Lo scenografo Dante Ferretti e l’arredatrice cinematografica Francesca Lo Schiavo, si sono raccontati a Venezia. Ieri pomeriggio, la coppia nel lavoro ma anche nella vita, ha incontrato il pubblico nel corso di un’iniziativa organizzata dall’Università Ca’ Foscari e dall’Accademia delle Belle Arti di Venezia. I due artisti premio Oscar sono stati introdotti dalla proiezione del documentario di Giafranci Giagni “Dante Ferretti scenografo italiano”. Ferretti ha detto: «Io e Francesca ci siamo conosciuti, sposati, e abbiamo avuto figli. Io andavo sempre a fare film fuori e lei che faceva l’arredatrice di interni, mi ha detto: voglio lavorare con te perché se no finisce che non ci vediamo più perché stai fuori ogni volta 4-5 mesi. Io non ero d’accordo sul fatto che moglie e marito lavorassero insieme però alla fine ho detto: va bene. Il primo film è stato “La pelle” di Liliana Cavani, poi è entrata nel ruolo perfettamente». Lo Schiavo ha chiosato: «Dante sperava che io mi stancassi, invece, mi è entrata nel sangue l’atmosfera del set che non si può descrivere se non si vive. Mi ha dato la carica che ho avuto non da lui perché nei primi film ha fatto di tutto perché mi stancasse». «Non è vero», ha commentato Ferretti. Ma l’arredatrice ha continuato: «Per “La nave va” non mi aveva nemmeno presentato a Fellini. È stato il regista a promuovermi sul campo». Lo Schiavo ha anche lodato il marito: «Lui è anche un grandissimo pittore e per questo il Moma di New York ha deciso di ospitare una fantastica mostra dei bozzetti che ha realizzato per i film». Quindi, uno degli intervistatori ha detto: «Dante è un uomo del Rinascimento» ma Ferretti ha replicato: «Non esageriamo» ed ha aggiunto ironicamente: «Mi piacerebbe essere un politico nella prossima vita». Poi, lo scenografo ha detto: «Non i piace fare le cose perfette, preferisco ci siano degli errori, per essere credibile perché le città vere non sono perfette. Per “Hugo Cabret” Martin Scorsese però ha voluto che creassi in modo molto preciso lo studio dei George Melies». (mi.bu.)

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