“Finalmente liberi”, il Padova Pride Village tra festa e diritti

Ieri sera in Fiera il concerto di Noemi ha inaugurato il festival. Il 22 giugno tocca a Laura Bono, poi Alexia, D’Avena, Spagna

PADOVA. Allegria, musica, abbracci, baci e sorrisi. Il popolo del Pride Village saluta così l'apertura dell'edizione 2016. Confermando la voglia di fare festa di questa composita e festosa comunità. Il modo migliore anche per ricordare le vittime di Orlando, alle quali, al posto del tradizionale minuto di silenzio, è stata dedicata un'altra forma di ricordo: tutte le mani di centinaia di persone si sono intrecciate le une alle altre e si sono alzate all'unisono.

«Nel rispetto delle persone che di omofobia hanno perso la vita», dice Giusva Iannitelli, responsabile comunicazione, «diciamo che noi ci siamo, con le nostre idee e il nostro modo di essere. È l'aggregazione che fa la differenza. Al terrorismo, come nel 2011, si può rispondere solo con l'aggregazione».

Via con la festa dunque. Almeno duemila persone, prevalentemente giovani e giovanissimi, sono arrivati alla Fiera di Padova per non perdersi il concerto di Noemi, ma soprattutto per esserci, e per divertirsi. «Siamo felici», dice Alessandro Zan, uno degli ideatori della manifestazione, «lo scorso anno eravamo qui con il ministro Boschi a parlare della legge sulle Unioni civili. Oggi tante coppie potranno realizzare il loro sogno d'amore grazie a questa legge, che non interessa solo la comunità Lgtb, ma che rende più civile tutta la società. Perché l'omofobia ha diverse facce: quella del bullismo nelle scuole e quella esasperata della strage. A tutto questo si può rispondere in due modi: con l'educazione a scuola e con la visibilità, chi siamo veramente».

Tra gli stand, una miriade di grandi e piccole iniziative, con il telefono amico Lgbt (045.973003), per chiunque volesse condividere problemi e dubbi, e le magliette "L'Orlando furioso", dell'artista illustratore Mattia Caracciolo.

A scaldare gli animi, se ce ne fosse stato bisogno, ci ha pensato Noemi. Da sempre vicina alle battaglie per i diritti della comunità lesbo, gay, bisex e trasgender, la cantante romana ha mandato in visibilio il pubblico iniziando a cantare intorno alle 23, con la sua inconfondibile voce graffiante. Lorenzo Bosio, direttore artistico del Pride Village, l'ha ringraziata per aver accettato la sfida di comporre per la manifestazione padovana, "Finalmente liberi". «Iniziamo alla grande con Noemi», ha detto, «aiutati da un tempo splendido. Sarà un concerto meraviglioso, il primo di molti altri, con tanti ospiti che hanno sposato la causa delle unioni civili e una decisa maggioranza di donne». Quindi Noemi è stata presentata da Alessandro Zan, senza preamboli ha iniziato a cantare, in un firmamento di telefonini accesi.

 

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