Il sesto senso che guida Elisa, la ragazza senza vista copilota di rally
PADOVA. Si fa strada nell’abitacolo di un’auto da rally il nuovo lavoro del video-artista trevigiano Daniele Costa. S’intitola “Il Circuito”, verrà presentato per la prima volta domani, alle 21, nella sala Fronte del Porto al cinema Porto Astra di via Santa Maria Assunta.
Costa, 26enne video-artist di Castelfranco Veneto, ha scelto di ritrarre con la sua opera la storia di una giovane padovana, Elisa Moscato, non vedente dall’età di 17 anni in seguito all’aggravarsi di una malattia genetica. Nonostante non veda, Elisa pratica diversi sport, fra cui il rally: una passione che l’ha portata a diventare copilota e prendere parte a gare di regolarità. Elisa rielabora lo spazio definendone i confini in relazione alla sua percezione. Da quando ha perso la vista, le sono rimaste impresse nella memoria una serie di immagini esperite in precedenza, che contribuiscono a determinare un nuovo processo d’apprendimento della realtà circostante. «Il progetto nasce e si sviluppa a Padova», spiega il regista, «tramite la sezione padovana dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti ho infatti conosciuto Elisa. Abbiamo cercato di offrire una visione a 360 gradi del suo mondo, anche se ciò può sembrare un paradosso per una persona con cecità».
Il corto. Il corto della durata di 14’ 26’’, completamente girato in un auto da rally, scandaglia il processo che unisce tatto, propriocezione, immaginazione e memoria. «Utilizzando un road book in braille e percependo gli stimoli provenienti dal sedile», continua Costa, «Elisa interpreta l’ambiente esterno. Abbiamo voluto raccogliere le sue sensazioni durante una prova di regolarità del “Rally Due Valli” sul circuito della Lessinia. Per realizzare il progetto sono state piazzate cinque camere GoPro e otto microfoni dentro l’abitacolo. Non vuole essere un film di stampo documentaristico perché non è filtrato dal racconto, ma una reinterpretazione di vari elementi che entrano in comunicazione tra loro. Anche per i suoni è stato condotto uno studio specifico ricombinandolo alle immagini video, in modo da rendere l’impatto complessivo». È proprio il montaggio a definire la narrazione, non lineare, svelando il dipanarsi di un percorso legato a doppio filo alla gara lungo il tracciato della strada e allo stato cognitivo, inducendo lo spettatore a immedesimarsi nell’esperienza di Elisa. Oltre alla partnership tecnica di Moovie Film Service Company e al patrocinio dell’Unione italiana cechi e degli ipovedenti, “Il Circuito” è stato prodotto grazie alla collaborazione della scuderia Progetto Mite di Brescia, che permette a ipovedenti e non vedenti di fare da navigatore nel rally in corse di regolarità, ma anche con il supporto del Careof, organizzazione no-profit per l’arte contemporanea di Milano.
Dopo la proiezione seguiranno alcuni interventi. Con Costa saranno presenti Gilberto e Barbara Pozza del Progetto Mite; Roberto Callegaro, presidente della sezione provinciale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti; Sandro Martini, altro protagonista del video; Marco Furlanetto, sound designer; Caterina Benvegnù, curatrice e Guido Bartorelli, curatore e docente di storia dell’arte contemporanea all’Università di Padova. —
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