Il testamento di Marco Polo, tutto alle sue donne

“Ego Marcus Paulo volo et ordino - I segreti del testamento di Marco Polo”. È il titolo dell’opera che include la riproduzione fedele del documento in pergamena di pecora e in discreto stato di conservazione datato 1324 e conservato alla Biblioteca Nazionale Marciana. Per la prima volta, il testamento di Marco Polo, è stato tradotto e pubblicato: è perla rara del patrimonio universale che pochi al mondo hanno avuto il privilegio di vedere. La singolare impresa culturale è stata realizzata da un team di esperti coordinati da Scrinium e dalla Marciana che, ieri, nell’affollato Salone della Libreria Sansoviniana hanno consegnato alla comunità accademica internazionale la prima edizione diplomatica del testamento che oggi rappresenta l’unica “reliquia” superstite del viaggiatore veneziano «a cui non è mai stato dedicato un monumento cittadino», hanno sottolineato illustri ospiti.
Di Marco Polo non è rimasto nulla: la casa e la tomba, a Venezia sono state distrutte durante l’occupazione napoleonica. Davanti al documento marciano si trattiene il fiato: ha il potere di far viaggiare a ritroso nei secoli e rivivere atmosfere cariche di suggestione.
Nel testamento, il più grande viaggiatore di tutti i tempi, in punto di morte, dettò al prete notaio Giovanni Giustinian le sue ultime volontà in un latino alla veneziana lasciando in eredità l’ingente patrimonio in denaro e in beni di svariata natura, comprese alcune merci esotiche riportate dai suoi viaggi nelle lontane terre d’Oriente e descritte nel suo Milione. Una novità “buca” la storia: l’orizzonte è esclusivo al mondo femminile, alla moglie Donata e alle tre figlie Fantina, Belella e Moreta. Un gesto innovativo per quei tempi dove la linea ereditaria era declinata solo al maschile. A relazionare tre esperti: Tiziana Plebani, curatrice e autrice; Vito Bianchi, archeologo, scrittore e autore; Attilio Bartoli Langeli, paleografo e autore.
L’opera, dedicata ad Alvise Zorzi, storico veneziano e biografo di Marco Polo, è realizzata in una veste di pregio con la custodia/cofanetto in cuoio naturale toscano pieno fiore decorato in oro zecchino; ha tiratura limitata - 185 copie - certificata con documento ufficiale firmato dal direttore della Biblioteca Nazionale Marciana Maurizio Messina.
Nadia De Lazzari
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