La “Messa Arcaica” in Duomo a Milano tiene a battesimo la Fondazione Franco Battiato

Nicola Cesaro
I musicisti protagonisti della "Messa Arcaica" in Duomo a Milano (foto Stefania Brovetto)
I musicisti protagonisti della "Messa Arcaica" in Duomo a Milano (foto Stefania Brovetto)

Trentuno anni dopo, la “Messa Arcaica” di Franco Battiato per celebrare il Maestro, l’anniversario della sua scomparsa e la nascita della Fondazione a lui dedicata. In Duomo a Milano, giovedì sera, la straordinaria opera composta ed eseguita nel 1993 dall’artista catanese è stata l’occasione per tenere a battesimo la neonata Fondazione Franco Battiato, al primo evento assoluto.

E non poteva che essere qui, nella città in cui Battiato ha vissuto dal 1967 al 1989, che tanto lo ha amato. E che ancora lo ama, al punto che alla nipote Cristina è stata consegnata nell’occasione la Pergamena della Città alla sua memoria. “A Franco Battiato che in Città, dove fu residente dal 1967 al 1989, iniziò la sua carriera e affermò il suo percorso artistico e culturale, realizzando a Milano tutte le fasi di composizione, arrangiamento e registrazione dei suoi grandi successi musicali di quel periodo”, il testo della Pergamena, consegnata ufficialmente dall’assessore Tommaso Sacchi.

La consegna della Pergamena da parte dell'assessore Tommaso Sacchi a Cristina Battiato
La consegna della Pergamena da parte dell'assessore Tommaso Sacchi a Cristina Battiato

“Messa Arcaica” era una delle opere più amate dal Maestro. Un'opera che, con le sue canzoni mistiche, rappresenta la testimonianza di quella incessante ricerca intima e musicale propria di Battiato. “Ospitando questa rappresentazione, la Cattedrale fa il suo dovere: custodisce quel fuoco che scongiura il rischio di adorare le sole ceneri, dà l’occasione di una fede plastica e comunicabile”, le parole di monsignor Massimo Palombella, direttore della Cappella Musicale del Duomo.

Windsor, Balllista e Caccamo (foto Stefania Brovetto)
Windsor, Balllista e Caccamo (foto Stefania Brovetto)

Eseguita per la prima volta nel 1993 nella Basilica Superiore di Assisi e registrata l’anno successivo, giovedì è risuonata attraverso le navate del Duomo, nelle sue partizioni classiche (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei), con la direzione orchestrale del maestro Antonio Ballista, che la diresse anche trent’anni fa. Tra gli artisti che hanno animato la straordinaria serata di ieri, anche Giovanni Caccamo, nel ruolo che fu dello stesso Battiato, oltre ai fedelissimi Carlo Guaitoli e Angelo Privitera.

Gli altri interpreti di questa rappresentazione: il Coro da Camera di Torino diretto dal maestro Dario Tabbia e l’Orchestra da Camera Canova, sotto la guida appunto del maestro Antonio Ballista, la voce di Lorna Windsor, mezzosoprano. Va ricordato che, trent’anni fa, il coro chiamato a rappresentazione l’opera era l’Athestis Chorus di Este, diretto da Filippo Maria Bressan.

L'Athestis Chorus nel 1993 con Battiato
L'Athestis Chorus nel 1993 con Battiato

Molti gli “amici” di Battiato in platea: tra loro Caterina Caselli e Vinicio Caposella, ma anche Fabio Volo e Vasco Brondi. E poi i tanti, tantissimi appassionati e fedelissimi del Maestro, di cui ricorrono in questi giorni i tre anni dalla scomparsa, avvenuta a Milo il 18 maggio 2021.

Tra i prossimi impegni della neonata Fondazione, ha spiegato fuori dall’evento la nipote Cristina, ci sarà molto probabilmente la rappresentazione dell’opera "Il cavaliere dell'intelletto", forse una delle meno note di Battiato.

Ritorna “Messa Arcaica”, trent’anni fa l’incontro tra Franco Battiato e il coro di Este
Franco Battiato nel 1993 con l'Athestis Chorus di Filippo Maria Bressan (foto di Paolo Pietrogrande)

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