Lazza, lo Chopin del rap fa saltare Padova: «Giù i cellulari, viviamo la musica»

Il cantante milanese ha fatto salire sul palco della Fiera a sorpresa Tony Boy, scatenando le migliaia di fan. Scaletta maratona da 37 brani: «Padova, è stato crazy» 

Camilla Gargioni
Lazza in concerto a Padova
Lazza in concerto a Padova

Un velo nero, la sala spoglia, in sottofondo voci registrate tra chi lo critica e chi lo ammira: poi crolla tutto. Si animano i maxi schermi, i getti di fuoco scaldano l’atmosfera, plana Lazza. Rigorosi occhiali da sole, energia a mille per la seconda data del suo “Locura Tour”, con una prima sorpresa: sul palco sbarca Tony Boy, padovanissimo, giovanissimo. «Padova, è stato crazy», ha scritto Lazza su Instagram, «Un grazie speciale al padrone in casa, il mio fratellino Tony Boy».

Lazza insieme al padovano Tony Boy
Lazza insieme al padovano Tony Boy

La scaletta

Una maratona di 37 brani, che scorrono senza sosta: ma lo sguardo di Lazza è attento, ferma senza esitazioni il turbine di canzoni appena scorge nella folla qualcuno che non si sente bene. Pausa, si riparte. Il live è un’alternanza di brani dall’ultimo album «Locura» e i successi da «Morto Mai», tratta dall’album «Sirio», a «Gucci Ski Mask» da «Re Mida». Niente band, Lazza si prende il palco tra gli effetti speciali che scorrono su schermi asimmetrici. 

L’omaggio a Venezia e il pianoforte

Sulle note di «Casanova», ci si ritrova immersi tra i canali di Venezia. Centinaia di maschere scorrono sugli schermi, stregando i fan. «Qua si affacciano di sotto appena usciamo dal club,
non chiedere foto quando siamo nel back», canta Lazza.

Le visual dedicate a Venezia durante "Casanova"
Le visual dedicate a Venezia durante "Casanova"

E, finite le barre, si sofferma proprio su quegli smartphone puntati sul palco: «Abbassiamo i cellulari, non dobbiamo restarne annichiliti». Il dialogo con il pubblico è continuo, tra inviti a saltare sulle hit e qualche confessione: «Quanto mi mancava salire sul palco, è parte della mia vita».

Momento iconico con “Morto mai”, eseguita dallo stesso Lazza al pianoforte, lasciando cantare in prima persona il pubblico. Fuoco vivo per “Cenere”, la canzone che l’ha fatto scoprire al grande pubblico con Sanremo, con immancabile bis. Ultimo brano “Dolcevita”, l’uscita di scena in pochi secondi, occhiali abbassati. Restano adrenalina e fiamme.

 

 

 

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