L’emancipazione delle donne nella saga di una famiglia di Bassano

BASSANO SUL GRAPPA. Una saga tutta al femminile che racconta le avventure di Maria Teresa Franza (Cristiana Capotondi) e della sua famiglia produttrice di grappa tra gli anni Cinquanta e gli anni...

BASSANO SUL GRAPPA. Una saga tutta al femminile che racconta le avventure di Maria Teresa Franza (Cristiana Capotondi) e della sua famiglia produttrice di grappa tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta. “Di padre in figlia”, la fiction in 4 puntate in onda su Rai1 dal 18 aprile in prima serata per la regia di Riccardo Milani è una storia di lotta ed emancipazione femminile, dove spicca un padre all’antica - Alessio Boni che interpreta Giovanni Franza -, genio della distilleria ma ruvido e intransigente. «Maria Teresa - spiega Capotondi - è una pacifica rivoluzionaria. Decide di andare contro il potere paterno e di studiare Chimica a Padova».

Accanto a Boni Stefania Rocca nel ruolo di moglie e madre. E ancora una radiosa Matilde Gioli, la secondogenita che se frega dell’azienda di famiglia e «sogna di trasferirsi a Milano per fare la ballerina o la modella ma che rimarrà intrappolata nella sua stessa sete di libertà rimanendo incinta» del figlio del sindaco del paese (Domenico Diele) e verrà costretta dal padre a sposarsi. Una fiction girata a Bassano del Grappa sull’imprenditoria femminile, nata non a caso da un’idea di un’altra donna, Cristina Comencini. Tra tensioni, conflitti e ribellioni, il potere della figura paterna viene sostituito, in modo nuovo e lungimirante, dalle tre figlie e dalla madre, che ha coltivato in loro i suoi desideri irrealizzati di libertà, indipendenza e amore. «Affrontare “Di padre in figlia”», spiega il regista Riccardo Milani ha significato per me, ancora una volta, l’impresa difficile e importante di raccontare il mio Paese, la sua storia, le sue trasformazioni. Un padre che eredita dalla cultura del tempo il suo ruolo e non sa affrontare il cambiamento, l’emancipazione femminile, rimanendo aggrappato al bisogno di tramandare all’unico figlio maschio il ruolo guida dell’azienda. E impone scelte di vita alla moglie e alle figlie. Donne che saranno capaci di essere protagoniste delle propria vita».

La serie si apre con la moglie di Franza incinta che va a cercare il marito in una casa chiusa dove minaccia di partorire se non torna a casa. Ma anni dopo sarà proprio la prostituta (Francesca Cavallin) che l'uomo frequentava, a diventare la sua migliore alleata (nel frattempo è diventata sarta). Nel cast anche Denis Fasolo, Alessandro Roja, Demetra Bellina, Roberto Gudese. Boni fa notare: Franza «era un uomo pragmatico, per lui contava solo il riscatto economico. Raramente leggo sceneggiature che mi commuovono, come questa. Era un uomo degli anni ’50, mio bisnonno, mio nonno. Non è il Franza a metterci tantissimo a comprendere le richieste delle figlie, ma è l’Italia che ci ha impiegato tantissimo».

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