“Mamma Mia!” all’Arena «La gente ha bisogno di buoni sentimenti»

Verona“Mamma mia!”, il musical che tanto successo ha riscosso durante l’ultima tournée, animerà il palco dell’Arena di Verona sabato 29 con un evento che aprirà il nuovo tour italiano che farà tappa...

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“Mamma mia!”, il musical che tanto successo ha riscosso durante l’ultima tournée, animerà il palco dell’Arena di Verona sabato 29 con un evento che aprirà il nuovo tour italiano che farà tappa anche a Padova, al Gran Teatro Geox, il 9 e il 10 febbraio. Lo spettacolo rappresenta uno sforzo imponente di Massimo Romeo Piparo, produttore, regista e autore dell’adattamento italiano del musical originale.



A Verona sarà di grande impatto con un pontile sospeso sul mare, realizzato con 15.000 litri di acqua. Poi ci saranno le barche ormeggiate e un vero bagnasciuga. Luca Ward, Sergio Muniz e Paolo Conticini (nella foro di Antonio Agostini) interpretano gli ex fidanzati della mamma di Sofia, la giovane donna che vuole scoprire chi è suo padre, proprio mentre sta organizzando il suo matrimonio su un’isola greca. «Siamo emozionatissimi al pensiero di esibirci all’Arena e felici di farlo con uno spettacolo fantastico» hanno detto Ward e Conticini «Piparo ha realizzato una sua versione ispirata al libretto, rendendo al meglio questa storia bellissima di amore e amicizia». «Uno dei motivi del successo del musical», hanno affermato i due, «è il ritorno ai buoni sentimenti di cui la gente sente il bisogno in questi tempi di cattiverie gratuite veicolate soprattutto dai social. Poi, le scenografie sono incredibili e hanno permesso di ricreare sapori e odori dell’isola, manca solo il profumo del mare».



Anche le canzoni degli Abba sono in italiano. «Inizialmente», hanno detto Conticini e Ward, «siamo rimasti un po’ interdetti al pensiero di cantare in italiano. Poi, abbiamo capito che i testi nella nostra lingua hanno conferito un valore aggiunto al musical, grazie alle traduzioni di qualità di Piparo». Lo spettacolo funziona anche perché i personaggi assomigliano ai loro interpreti. «Sam, il mio personaggio», ha detto Conticini, «è un architetto, mentre io ho fatto il liceo artistico e già in questo c’è un po’ di affinità. Poi, lui si innamora di una donna e continua ad amarla quando la vede dopo 20 anni. Io amo la stessa donna da 24 anni e quindi, mi sento vicino al mio personaggio». «In scena», ha affermato Ward, «interpreto me stesso. Romolo è nato a Ostia, come me. Devo ringraziare Piparo, che mi ha dato la possibilità di portare in scena un personaggio brillante, che il pubblico non si aspetta. Poi, le battute sono scritte in un dialetto romano, che non è quello di oggi ma quello elegante di Alberto Sordi». —

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