Monica, Vincent e quella distanza “Irréversible”

Diciassette anni dopo, lui sorridente, lei un po’ meno, lui con la nuova moglie, lei nuovamente single, a ricordare il passato scandaloso che li unì quando erano giovani, sposati e vergognosamente belli. Vincent Cassel e Monica Bellucci dividono lo stesso red carpet nella memoria del film “Irréversible” del regista franco-argentino Gaspar Noé – presentato ieri a mezzanotte fuori Concorso in versione integrale – reso indimenticabile, e dunque giustamente irreversibile, dalla scena di stupro lunga dodici minuti raccontata partendo dalla fine per arrivare all’inizio.
A Cannes, dove il film fu presentato nel 2002, di fronte alle sevizie sulla sventurata Bellucci si contarono tre svenimenti e la fuga di decine di giornalisti normalmente pronti a tutto. Ieri mattina, in conferenza stampa, il tempo ha dimostrato come, prima o poi, tutto si sistema, a cominciare dal nuovo montaggio, che è tradizionalmente in sequenza.
«In questa nuova versione il contrasto tra poesia e violenza è ancora più forte» dice Monica Bellucci «è un film, infatti, che parla anche d’amore, di relazione di coppia, del desiderio di aver un figlio, e poi, certo, parla anche della violenza più terribile, dell’abuso sessuale, della bellezza e della mostruosità dell’essere umano. Per me è stata un’esperienza incredibile, avevo scelto di fare quella scena perché mi sentivo pronta e, al tempo stesso, protetta. Il mio corpo era diventato quasi un oggetto di lavoro».
Vicini ma distanti, con il regista tra loro, i due attori si fermano sulla soglia delle cortesie imposte dalla buona educazione. «Penso che Vincent continui ad avere la stessa passione di diciassette anni fa» dice la Bellucci «fa sempre scelte coraggiose, film che lo mettono alla prova, anche se non sempre facili». «Le qualità di Monica? Sono tante» fa eco Cassel, senza specificare quali. «Mi piace molto come attrice» aggiunge, intuendo di aver detto davvero pochino.
E il fatto di saperli lontani, ciascuno nella propria vita, lui nella suite con la modella Tina Kunakey e la loro figlioletta Amazonie, lei nella sua camera a provare gli abiti di Dior, toglie il velo dalla pruderie. —
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