“Nato a Casal di Principe”

Nel 1989, mentre la carriera di attore di Amedeo Letizia sta raccogliendo i primi successi, protagonista di “I ragazzi del muretto”, dalla nativa Casal di Principe arriva la notizia che il fratello...

Nel 1989, mentre la carriera di attore di Amedeo Letizia sta raccogliendo i primi successi, protagonista di “I ragazzi del muretto”, dalla nativa Casal di Principe arriva la notizia che il fratello Paolo è stato rapito dalla camorra. A quasi trent’anni di distanza, Letizia non ha dimenticato il fratello, ucciso e mai ritrovato, e nella veste di produttore ha commissionato al regista Bruno Oliviero “Nato a Casal di Principe”, tratto dal libro scritto dallo stesso Letizia e da Paola Zanuttini. Il film è l’altra faccia di “Gomorra”, ma è soprattutto la storia di una famiglia come tante, nelle quali qualcuno finisce sempre fuori della legalità, ben dentro – se non addirittura contro – la camorra casertana e il clan dei Casalesi di cui il paese è il quartier generale. “Nato a Casal di Principe” sonda affetti e legami di un paese omertoso, per autodifesa prima che per complicità: la ricerca di Amedeo, che per qualche tempo era tornato da Roma per cercare Paolo, si ricollega a quella parte di sé che si era illuso di lasciarsi alle spalle, imponendogli di riprendere a imbracciare il fucile insieme al cugino adolescente. Così il film di Oliviero – e di Amedeo Letizia – diventa un omaggio sofferto e riuscito a chi ha resistito in questi anni, né eroe, né colpevole, ma con l’unica colpa di esser “Nato a Casal di Principe”.

Michele Gottardi

Durata: 96’. Voto: ***

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