Nuove regole e grafica per i quarant’anni di Risiko

VENEZIA. Carri armati di vario colore, una mappa delle regioni d’Europa dettagliata, dadi in quantità e la propensione di tutti a cercare di conquistare la Kamchatka (solo, ovviamente, dopo aver...
VENEZIA. Carri armati di vario colore, una mappa delle regioni d’Europa dettagliata, dadi in quantità e la propensione di tutti a cercare di conquistare la Kamchatka (solo, ovviamente, dopo aver capito bene come si scrive e si pronuncia il nome). Bastano questi pochi dati, e nella mente di almeno tre generazioni di bambini e adulti scatta subito una sola immagine e un solo nome: Risiko.


Il gioco della Editrice Giochi compie quarant’anni e continua ad essere, assieme al Monopoly, il simbolo stesso di un mondo e di un modo di giocare che, se per certi versi appare “datato”, è sempre uno dei modi migliori per avvicinare i non-esperti ai boardgames. Per festeggiare un traguardo così importante, Spin Master, il colosso canadese attuale proprietario di Editrice Giochi, propone una nuova versione del Risiko classico, con formato più compatto, accattivante veste grafica ma, soprattutto, l’aggiunta di una variante di gioco “Time Attack” che permette di fissare la durata della partita a un’ora velocizzando alcune fasi del gioco e rispondendo così a una delle principali accuse mosse nel passato al gioco. Naturalmente, non mancano le sei coloratissime armate di carri che sono la caratteristica principale e più conosciuta del gioco e che, in realtà, sono una invenzione tutta italiana. Perché, come spiega da una delle pagine Facebook dedicate al Risiko Spartaco Albertarelli, storico protagonista del mondo ludico e tra gli artefici dell’arrivo della versione italiana del “Risk” originale «quella che arriva in Italia è, sostanzialmente, l’edizione tedesca della quale vengono prima mantenute alcune regole, poi fatte ulteriori modifiche, come l’introduzione degli obiettivi segreti (nel gioco originale lo scopo è quello di conquistare il mondo). La modifica più importante è però puramente estetica: i carriarmatini. Quelli esistono solo in Italia e sebbene siano, di fatto, perfettamente sostituibili con pezzi di forma più “neutra” modificano completamente l’esperienza di gioco. Un esempio di scuola di come non siano necessariamente le regole a fare di un gioco un bel gioco».


È il gioco di strategia per eccellenza che, con un nome che ricorda il proverbiale “Chi non risica non rosica” dal 1977, tra riedizioni, varianti (Più, Fanta, Challenge, Spqr) e versioni “fatte in casa” - i carriarmatini verdi che diventano alieni per conquistare il mondo è la più curiosa - occupa i tavoli, con una community online che supera i diecimila iscritti, club e campionati ufficiali in tutta Italia, e un successo che non accenna a finire. In Italia sono 100.000 pezzi venduti ogni anno, centinaia di tornei organizzati dagli anni ’80 a oggi, 500.000 partite disputate nella versione digital. Al di là delle mode.


Massimo Tonizzo


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