Oasi di Cervara, la natura trova casa accanto al Sile

Viaggia il Veneto: un luogo di pace e di verde a pochi chilometri da Treviso dove un habitat incantevole protegge la biodiversità

TREVISO. Passeggiare tra sentieri di alberi frondosi e canali d’acqua trasparente e viva, vivere incontri ravvicinati con Gufi e Cicogne, farsi dare il benvenuto dai Cigni reali prima di ammirare il Martin pescatore e l’Airone cinerino. A soli 10 chilometri dalla città. E sono solo alcune delle esperienze che si possono vivere all’Oasi naturalistica di Cervara, a Santa Cristina di Quinto di Treviso: cuore del Parco del fiume Sile che nasce a pochi chilometri e le cui risorgive (“fontanazzi”) zampillano in vari punti, come si può ammirare da una suggestiva passerella in legno sospesa su un’antica palude.

L’antico mulino



Cervara è una zona paludosa da sempre, e già nel Medioevo si chiamava così, probabilmente con riferimento alla parola cervo, testimonianza della vita selvatica di questo lembo di terra solcata dall’acqua. E anche se, fin dall’epoca romana, nella zona si sono succedute numerose opere per prosciugare e bonificare, ancora oggi i 25 ettari dell’Oasi restituiscono il fascino di un ambiente incontaminato, non urbanizzato e – lo si capisce al primo sguardo – molto amato da chi se ne prende cura.

A dare il benvenuto ai visitatori, oltre ai Cigni reali che amano stare vicino all’ingresso, è un mulino che già lavorava nel 1325 ed è rimasto in attività fino al 1965. Oggi, restaurato e funzionante – anche se solo per fini didattici – segna l’ingresso al percorso di visita aperto al pubblico nel 2003, dopo alcuni decenni di abbandono e dopo poderosi interventi di manutenzione ambientale, che ha restituito un incantevole habitat a molte specie animali.



Nella palude a canneto trovano rifugio molte specie di uccelli che vi svernano o nidificano, mentre tra le limpide acque di risorgiva vive protetta anche la Testuggine Palustre, unica tartaruga acquatica autoctona in Italia.

Nella zona boschiva attraversata da facili sentieri pedonali che corrono lungo gli argini, è facile scorgere Picchi, Sparvieri e Poiane e una vegetazione spontanea che caratterizza l’Oasi come scrigno naturale di biodiversità. Ma non è solo l’eccezionale ambiente naturale a rendere singolare l’Oasi Cervara, vera esperienza a tuttotondo. La gestione si adopera per la conservazione della flora e della fauna locale, ed è impegnata a offrire al pubblico iniziative che rendono viva e interessante in ogni stagione la visita.

La divulgazione



Oltre a poter passeggiare nell’Oasi autonomamente, e usufruire delle postazioni attrezzate per i picnic, si possono anche prenotare visite guidate che sostituiscono, per l’estate 2020, le consuete iniziative: nonostante il necessario distanziamento, le guide naturalistiche e gli operatori dell’Oasi hanno inventato tanti altri modi coinvolgenti per conoscere le “famiglie” di piante e animali che vi risiedono.

E non è stato difficile: quando si ospitano numerose famiglie di Cicogne, per il cui ripopolamento l’Oasi è impegnata da anni in un importante progetto, e molte specie di rapaci notturni, è facile trovare il modo di far restare a bocca aperta gli ospiti.

IL SITO

L’Oasi tutela un ambiente palustre di grande valore naturalistico poiché conserva biotipi di palude e di torbiera. Tanto che è stata inserita dalla Regione Veneto nella Rete Natura 2000 come Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale sia per il rifugio della fauna selvatica sia per la conservazione della flora spontanea del Sile.

I CAPANNI

I fotografi naturalisti hanno l’opportunità di realizzare splendide immagini della fauna che vive nell’Oasi, grazie a quattro confortevoli capanni attrezzati, ciascuno con caratteristiche idonee a fotografare le diverse specie soprattutto di uccelli, abituati alla presenza discreta dei fotografi. Per poterne usufruire è necessaria la prenotazione (335.7097922).

I GUFI

Fin dal 2012 l’Oasi ha avviato il progetto “La Selva dei Gufi” per sviluppare il primo centro italiano dedicato alla conoscenza dei rapaci notturni, sia attraverso attività didattiche e divulgative rivolte a scuole e visitatori, sia tramite incontri ravvicinati con essi. Dare da mangiare a un barbagianni o assistere al volo del gufo non è insolito, qui.

IL TOUR

In tempo di Covid-19, l’Oasi ha sospeso temporaneamente la proposta di animazioni, riducendo anche il biglietto d'ingresso che ora costa 8 euro (6 euro ridotto) per chi vuole partecipare al tour guidato “Gufi e cicogne in famiglia” (solo su prenotazione: tel. 329.3988080), mentre l'accesso al parco costa 4 euro ed è gratuito per i bambini al di sotto dei 5 anni.

Dove. L’Oasi di Cervara, a Quinto di Treviso, è una delle porte di accesso al Parco Naturale Regionale del Fiume Sile. (oasicervara.it).

Quando. Fino alla fine di agosto, l’Oasi è aperta tutti i pomeriggi, tranne il lunedì e in caso di maltempo; sabato e domenica dalle 9 alle 18.

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