Al Teatro Verdi di Padova un nuovo ciclo di Lezioni di Storia

Tornano gli incontri di Laterza dedicati ai ribelli, come Gesù, Giovanna d’Arco, Robespierre e Frida Kahlo. Giordani: «Passato, chiave per il futuro». Il programma

Costanza Francesconi
Una passata lezione al Verdi (foto Bianchi)
Una passata lezione al Verdi (foto Bianchi)

Dedicato a chi è riuscito a cambiare radicalmente il corso degli eventi. Donne e uomini capaci di immaginare strade diverse da quelle battute dalle proprie genti, eco di strutture e sovrastrutture storiche impensabili da scardinare. Ai ribelli come Gesù, Giovanna d’Arco, Robespierre e Frida Kahlo sono dedicate le “Lezioni di Storia” in programma per il sesto anno al Teatro Verdi di Padova nelle domeniche 9 e 23 febbraio, 9 e 30 marzo.

Appassionati studiosi condurranno il pubblico dalle 11, e per circa un’ora, a spasso nella storia. A cavallo dei secoli oltre i processi di lunga durata (di braudeliana memoria) e le rotture improvvise, spesso mosse dall’azione di singoli personaggi capaci di scardinare usanze, regole e costumi. Aprendo orizzonti inediti, spazi di possibilità infinite.

Il programma

Il ciclo è ideato e progettato dagli editori Laterza, promosso dal Comune, realizzato con il supporto del Teatro Stabile Veneto, e il mattino di Padova – Nord Est Multimedia quale media partner.

Rompe il ghiaccio con il quesito dei quesiti – «Gesù intese esplicitamente essere un ribelle?» – il teologo e professore al master in Meditazione e neuroscienze dell’università di Udine, Vito Mancuso.

La risposta (che preannuncia) è un «ni», che rigira all’uditore. Gesù venne giustiziato per la sua dura contestazione della tradizione religiosa, e la sua ribellione fu il risultato di una più profonda obbedienza. Quale? A cosa? E cosa significa oggi per noi?

A Giovanna d’Arco è dedicata la lezione di Maria Giuseppina Muzzarelli, che all’Alma mater di Bologna insegna Storia medievale, Storia delle città e Storia e patrimonio culturale della moda.

Della giovane in armi arsa sul rogo a 19 anni, la professoressa traccerà il ritratto storico. Un racconto di carisma e anche di una personalità complessa.

Dischiude il mondo di Robespierre, simbolo delle illusioni e orrori della Rivoluzione francese, il docente di storia moderna all’Orientale di Napoli, Luigi Mascilli Migliorini.

Introduce infine l’ultimo appuntamento il direttore della Galleria nazionale dell’Umbria di Perugia, Costantino D’Orazio. La sua musa è l’artista Frida Kahlo. Con il pennello, irriverente nel sublimare sulla tela il suo corpo, le cicatrici, il dolore e la vulnerabilità che sferza l’identità dei genere.

Passato, presente, futuro

Ricostruire il pensiero e l’azione di quattro grandi figure del passato vuole essere un’esortazione a coltivare la speranza di un cambiamento sempre possibile.

«Dal 2018 con editori Laterza proponiamo questa serie di incontri di divulgazione sui più interessanti aspetti della storia», ricorda il sindaco Sergio Giordani.

Gli ingredienti del successo della «rassegna da tutto esaurito» sono «la qualità lezioni condotte da bravissimi studiosi che sanno anche raccontare in modo coinvolgente la storia e il grande interesse che gli accadimenti storici hanno su tutti noi» nota il sindaco, condividendo un motto: «Conoscere il passato, quindi, anche per capire il presente e interrogarci con un po’ di chiarezza in più sul futuro».

Fil rouge tra i ribelli

«Anche in questa occasione non ci si è affidati semplicemente alla statura scientifica e alle capacità oratorie dei relatori, ma si è voluto individuare un filo rosso che, nel correre dei secoli, rappresentasse un’idea e un concetto precisi», mette in luce l’editore Giuseppe Laterza, «nelle quattro domeniche in calendario per tutti i relatori si tratterà, allora, di fornire la traccia di cosa mai accomuni personaggi come».

Quest’anno sarà necessario pagare un biglietto (il costo è di 7 euro per ogni appuntamento).

I ticket sono già in prevendita sul sito del Teatro stabile del Veneto (www.teatrostabileveneto.it) e alla biglietteria del Teatro Verdi, dal martedì al sabato, dalle 10.30 alle 13, e dalle 16 alle 18.

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