Quel “mettere mano alla pistola” che passò di bocca in bocca
“Quando sento la parola cultura metto mano alla pistola”
Goebbels, Paul Joseph
(Rheydt, 1897
Berlino, 1945)
La citazione corretta è diversa: «Quando sento la parola cultura, tolgo la sicura alla mia Browning». La frase non fu pronunciata dal potente ministro dell’Informazione e della Propaganda nazista, nominato cancelliere da Adolf Hitler quando ormai il Terzo Reich era agli sgoccioli.
A farne uno slogan fu Baldur von Schirach, capo della Hitler-Jugend, poi Gauleiter di Vienna, condannato a 20 anni di carcere nel processo di Norimberga, che l’aveva rubata da un dramma del commediografo nazista Hans Johst, intitolato Schlageter, rappresentato per la prima volta nell’aprile del 1933. Albert Leo Schlageter era un combattente tedesco della Prima guerra mondiale, appartenente ai Freikorps, che si guadagnò la croce di ferro in varie battaglie, fra cui quella di Verdun. Il nazionalsocialismo ne fece un eroe nazionale.
L’ultima pistola alla quale mise mano Goebbels fu quella con cui sparò alla moglie Magda e subito dopo a sé stesso il 1° maggio 1945 nel cortile della Cancelleria del Reich (sul punto le testimonianze sono però discordanti: un ufficiale delle Ss disse che i Goebbels si avvelenarono e che poi un soldato li finì con un’arma da fuoco, ma si ipotizza anche che si siano fatti falciare dai colpi di una mitragliatrice). Poco prima avevano ucciso i loro sei figli con il cianuro.
La frase è stata attribuita anche a Hermann Göring, creatore della Gestapo, che spesso amava ripeterla. Secondo il racconto che mi fece Salvatore Paolini, un cameriere di Villa Santa Maria (Chieti) che aveva servito Hitler all’Obersalzberg, sulle Alpi bavaresi, e al Deutscher Hof di Norimberga, Göring sarebbe stato tuttavia più incline a mettere mano alla forchetta che alla pistola.
Lo arguì la sera in cui il Führer, vedendo che il gerarca prendeva con grande avidità dal piatto di portata una cofana di prosciutto al forno con i piselli, sibilò: «Ich wußte nicht dass das Schwein sein eigenes Fleisch ißt»(Non sapevo che il maiale mangiasse la propria carne).
da “Chi (non)l’ha detto
Dizionario delle citazioni
sbagliate”
Marsilio - Cartabianca
per gentile concessione
dell’editore
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