Un viaggio nella storia con i fumetti Disney

Il mondo spiegato da Topolino e Paperino: oggi il primo libro
All’inizio fu il Big Bang. Quindi vennero i Bis-bis di Pippo. Parola di Indiana Pipps, l’unico personaggio sufficientemente stralunato da fare una ricerca sulle origini del mondo partendo da una soffitta zeppa di cimeli dei suoi avi, un sito archeologico straordinario a suo vedere. Dai Paperi delle caverne fino ai Tecnopaperi dei nostri giorni l’evoluzione della specie umana e la storia del mondo sono interpretate o, meglio, rivissute dai personaggi più amati della Disney in una collana di 30 volumi a fumetti, in edicola con questo giornale: la “Storia Universale Disney”. Il lungo viaggio nel tempo comincia oggi
(euro 1,90 più il prezzo del quotidiano, i volumi successivi invece a euro 6,90)
con i
Paleopaperi
, ovvero la preistoria dalle origini fino all’homo sapiens. Prosegue tra Sumeri ed Etruschi, nel Medioevo di ser Topolino, lungo le vie delle Spezie con Marco Topo, verso la scoperta dell’America con Topolin Colombo, nell’Illuminismo di Archimede Galileo, tra i Paperibaldi dell’Unità d’Italia. Si alza anche in volo, sul triplano del Papero Rosso, per osservare la Grande Guerra.


Viaggio nel tempo ma anche nello spazio via via conosciuto. Non c’è infatti confine geografico che possa fermare l’esercito di Topolino, Paperino e Pippo. L’Egitto delle Piramidi, la Grecia delle polis, il Nord dei Vichinghi, il Giappone feudale, la Rivoluzione americana sono solo alcune delle tappe. Raggiunte con compagni di viaggio rassicuranti perché fedeli alle connotazioni caratteriali con cui li conosciamo tutti. Si calano in luoghi, abitudini, situazioni e personaggi, dando la loro versione dei tempi che furono. Armati di fantasia regalano buonumore.


Questi fumetti che propongono paperi e topi come maschere buone per altri tempi e luoghi sono opera di autori italiani. Nel primo volume le storie sono di Alessandro Sisti, Carlo Gentina e Giuseppe Sansoni; i disegni di Gigi Piras, Carlo Limido, Alessandro Gottardo, Ettore Gula, Donald Soffritti, Andrea Freccero e dello stesso Sansoni.


Non è la prima volta che storia e fumetto si incontrano, anche se la scintilla non è scoccata subito. Le vicende dei primi personaggi, racconta lo studioso e storico dei fumetti Luca Boschi nella sua introduzione alla collana, sono quasi sempre ambientate nel loro tempo. In Italia ad occuparsi di avventure basate sui fatti storici per primi sono i giornalini con intento didattico come il Corriere dei Piccoli. Per Topolino il primo significativo appuntamento è nella Francia del 1952 con la puntata d’esordio di
Mickey à travers les siècles
(
Topolino attraverso i secoli
). È l’inizio di una serie lunghissima che si concluderà nel 1984, dopo oltre 170 episodi. Dobbiamo aspettare il 1961 per la prima storia di produzione italiana, con Paperino al tempo dei romani, scritta da Danilo Forina e disegnata da Pierlorenzo De Vita e da Massimo De Vita. Potremo leggerla nel nono volumedella collana in uscita, con il titolo
Paperinus Tapinus - Roma: da Romolo a Cesare.


Lungi dal voler sostituire un libro di storia con una bella avventura in costume, scrive lo storico e studioso del fumetto Gianni Bono nel primo volume, la linea dell’umorismo e della parodia possono far accendere nei ragazzi qualche scintilla di interesse su un argomento, spingerli ad approfondire un tema, far loro compiere un primo passo verso la conoscenza.


Proprio per avere dimistichezza di diverse epoche e cogliere le differenze e le similitudini tra il racconto trasfigurato in chiave disneyana e la storia, i fumetti sono affiancati da sezioni in cui fatti e personaggi del tempo sono descritti secondo la visione degli storici. Nel secondo volume, ad esempio, dedicato ai
Paperi delle caverne
ci si addentra nel freddo delle Ere Glaciali, si racconta come l’uomo si sia inserito nel ciclo della natura cominciando ad allevare animali e a coltivare cereali, mentre le popolazioni nomadi continuavano a sopravvivere grazie a caccia, pesca e raccolta di frutti e tuberi. E con l’uomo, Paperut.


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