Elezioni regionali in Veneto, l’idea di Meloni: «Replicare l’operazione Lazio»

La premier potrebbe scegliere un candidato con un profilo tecnico, come Francesco Rocca. «Non deve per forza essere un nome del partito, l’importante è che unisca le varie anime»

Enrico Ferro
mestre, elezioni politiche, il tour elettorale di giorgia meloni, comizio, il selfie con la folla
mestre, elezioni politiche, il tour elettorale di giorgia meloni, comizio, il selfie con la folla

Chi la conosce bene, chi ci parla e ci ragiona insieme, dice che per Giorgia Meloni il candidato alla presidenza del Veneto non sia tanto una questione di partito.

Ovvio che preferirebbe che nel dopo Zaia ci fosse un esponente di Fratelli d’Italia, ma chi sta nella stanza dei bottoni sostiene che la casacca non sia l’unico parametro per la premier. E nemmeno quello più importante.

Giorgia Meloni vuole semplicemente il nome giusto, la persona in grado di unire innanzitutto le diverse anime (alias correnti) del suo partito ma poi anche le altre forze della coalizione di centrodestra.

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Chi ha avuto modo di confrontarsi con lei sulle prossime regionali sa bene quale sia lo schema che intende applicare: quello della Regione Lazio con Francesco Rocca. Dunque per Giorgia Meloni non è scritto sulla pietra che il candidato per il Veneto debba essere necessariamente un militante di lungo corso.

Il profilo tecnico

Rocca, per esempio, era un tecnico. Prima di essere eletto governatore era il presidente della Croce Rossa. E quindi non è escluso che il modello venga riproposto, a maggior ragione in una regione in cui la divisione tra le correnti è abbastanza netta. «O c’è un candidato forte, in grado di unire tutti, oppure Giorgia non avrà problemi a cedere il passo ai colleghi di coalizione», ragiona un esponente molto vicino all’inner circle.

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Di Matteo Zoppas si è già detto in passato e chiara è stata la sua smentita, sulla possibilità di intraprendere un percorso politico. Ma non è escluso che il partito di Giorgia Meloni abbia in canna altri nomi simili, da valutare e poi da proporre in sede di tavolo nazionale.

L'imprenditore Matteo Zoppas
L'imprenditore Matteo Zoppas

Nel partito c’è però chi offre anche una prospettiva differente, suggerita più dalle specificità del territorio che dalla conoscenza delle strategie.

Perché affidarsi a un tecnico in una regione antropologicamente di centrodestra? Perché diluire un trionfo certo? Soprattutto alla luce delle percentuali bulgare rilevate in occasione delle politiche e delle europee. Teoricamente il ragionamento non farebbe una piega ma la situazione del centrodestra in Veneto non è così lineare come si potrebbe pensare.

Il precedente di Mantovan

L’assessora regionale Valeria Mantovan
L’assessora regionale Valeria Mantovan

La nomina dell’assessora Valeria Mantovan in sostituzione di Elena Donazzan ha dimostrato come la divisione tra le correnti di FdI possa rallentare il treno anche in una stagione di ampio consenso. Per trovare un accordo che accontentasse tutti sono serviti circa un paio di mesi e di questo Giorgia Meloni terrà conto. Non aiuta l’instabilità della Lega e anche la presenza di una volpe della politica come Flavio Tosi contribuisce ad alzare il livello di allerta.

Una cosa è certa, è vietato sbagliare.

L'europarlamentare Elena Donazzan
L'europarlamentare Elena Donazzan

Toto nomi

Se il candidato o la candidata di Fratelli d’Italia per la presidenza del Veneto sarà preso tra i politici di lungo corso di FdI i nomi sono quelli che si fanno da mesi.

C’è Luca De Carlo, senza ombra di dubbio: ha esperienza di amministratore perché è stato per lungo tempo sindaco di Calalzo di Cadore e ora è anche senatore e segretario regionale del partito.

Ma si fa anche il nome di Elena Donazzan, per oltre vent’anni in Regione e ora europarlamentare. Grazie al suo penultimo incarico come assessora regionale al Lavoro si è fatta conoscere dall’imprenditoria veneta. Unico difetto, dicono i suoi, gli spigoli ideologici mai smussati.

Ma nel toto nomi non si può non inserire Adolfo Urso, eletto proprio nel collegio del Veneto.

Il senatore Raffaele Speranzon
Il senatore Raffaele Speranzon

E anche se ora come ministro delle Imprese è impegnato con Stellantis, non disdegnerebbe affatto il ruolo di presidente di una regione come il Veneto. Infine, ma non per importanza, c’è Raffaele Speranzon, tra tutti forse il più vicino a Giorgia Meloni visto che li lega una profonda amicizia. Speranzon ha anche una grande abilità: restare lontano dalle liti e dalle polemiche. E scusate se è poco. —

 

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