Cappa per la cucina: consigli pratici per fare una scelta funzionale ed estetica

Aspirante o filtrante, collocata al soffitto o incassata in un pensile. Ecco le alternative possibili in base al modello della cucina

La cucina è uno degli ambienti più vissuti di ogni casa e quando ci si mette ai fornelli un aspetto a cui si deve prestare la dovuta attenzione è la pulizia dell’aria, poiché inevitabilmente il mix di ingredienti usati creerà odori non sempre piacevoli. A risolvere il problema in modo piuttosto efficace e pratico è la cappa, ma la scelta di questo meccanismo va fatta conoscendo bene le proprie esigenze e le caratteristiche della propria cucina. Anzitutto esistono due tipi di cappe, si può scegliere tra quella aspirante o quella filtrante: la prima è collegata ad un camino che espelle l’aria all’esterno, invece, la seconda è dotata di un particolare filtro removibile (di solito ai carboni attivi) che trattiene le particelle dannose riportando nell’ambiente aria pulita. In entrambi i casi, le cappe sono dotate di filtri antigrasso, i quali impediscono a grassi e vapori di cottura di danneggiare il motore e il tubo di scarico; di solito una spia segnala quando il filtro ha bisogno di essere smontato a pulito, un’operazione a cui prestare molta attenzione.

Le due tipologie di cappe differiscono anche nella posizione in cui vengono installate: quelle aspiranti in genere sono a parete o direttamente al soffitto, mentre quelle filtranti possono essere sospese sopra il piano cottura oppure incassate nel piano della cucina o in un pensile. Nel caso delle cucine ad isola, va considerato lo spazio che viene tolto a cassetti, dispensa o elettrodomestici per far passare i tubi di filtraggio e messa in circolo dell’aria.

Trattandosi di uno strumento elettrico, bisogna sempre fare attenzione a come si usa la cappa. Non va mai lasciata in funzione se sul fornello acceso non c’è una pentola o una padella, poiché la fiamma salirebbe pericolosamente verso l’alto; quando si provvede alla pulizia e alla manutenzione della cappa, è sempre bene staccare la spina oppure spegnere la cappa tramite un interruttore preinstallato. Collegare la cappa alla rete elettrica attraverso una spina estraibile scongiura eventuali danni è una delle scelte più sicure.

LA DRITTA
Meglio evitare il fai da te e affidarsi a un tecnico
Il montaggio di un elettrodomestico come la cappa collegata a un camino che espelle l’aria all’esterno richiede le dovute conoscenze, per evitare che un’installazione erronea rischi di comprometterne il funzionamento. Nei casi più gravi, inoltre, un montaggio sbagliato potrebbe addirittura rivelarsi rischioso per chi vive in casa. Ad occuparsi dell’installazione, quindi, dovrà essere un tecnico qualificato, che provveda ad un sopralluogo e che, una volta terminato il lavoro, rilasci la Dichiarazione di Conformità alla normativa vigente. Il tecnico dovrà prendere con cura le misure dell’ambiente (come altezza del soffitto e volume della cucina) per decidere sia la posizione ottimale che le dimensioni del foro di ingresso e di uscita dell’aria e della presa per il collegamento all’impianto elettrico. La cappa, infatti, dovrà essere collegata ad un’apposita canna fumaria e non a quella collettiva usata per altri apparecchi a gas. Da ricordare che dovrà anche essere centrata sul piano di cottura ad un’altezza minima di 65 cm per i bruciatori a gas e di 75 cm se il funzionamento è elettrico.

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