La movida si fa compostabile con le stoviglie spagnole
TREVISO. Piatti e posate in legno compostabile, usa e getta. È l’idea ecologica che scandisce l’apertura del “Crudosteria” a Treviso, in piazzetta Trentin, aperto lo scorso 5 luglio in uno dei luoghi più caldi della movida trevigiana dietro piazza dei Signoria. In uno spazio che non era pubblicio esercizio, a conferma di quanto la piazza trevigiana stia rtiradno, nel settore della ristorazione, attirando nuovi imprenditori dal resto del Veneto ma anche moltiplicando la concorrenza in città.
«La nostra volontà era quella di dare un nostro segnale forte sul tema della sostenibilità, dei consumi e della lotta agli sprechi», dice convinto Alvise Levorato, uno dei tre soci del nuovo locale, «il punto di partenza era squisitamente tecnico, dato che volevamo assicurare il massimo del sapore alla nostra proposta, incentrata sul pesce crudo, anche se non disdegniamo altre proposte per vegetariani e vegani. E l’aver scelto queste stoviglie prodotte in Spagna, con una recentissima distribuzione in Italia, fa sì che da un lato riusciamo a garantire ai clienti il massimo del sapore nei patti che offriamo, e dall’altro abbattiamo i consumi di acqua e di detersivo, con tutto quello che consegue sul piano del risparmio idrico e dell’inquinamento. Di fatto in lavastoviglie vanno solo i calici, ci siamo subito accorti di come cambi l’attività dietro il banco rispetto a una gestione tradizionale».
Non sarà una filologica scelta plastic free, ma resta comunque la spia di una nuova sensibilità ambientale tra i gestori dei locali, e come l’attenzione alle tematiche ecologiste si stia diffondendo anche sul piano economico e della piccola impresa, persino in settori merceologici un tempo certamente lontani da coordinate green.
«E anche per gli arredi abbiamo voluto ricorrere a legno delle nostre montagne colpite da Vaia, anche questo è un piccolo messaggio di vicinanza all’ambiente e ai suoi problemi», continua Alvise.
Gli altri soci di “Crudosteria” sono Jacopo Sfiotti, veneziano come Levorato, e il moglianese Edoardo Sartorato. Lo chef è Nicolò Mantovani, mestrino, che ha lavorato in ristoranti stellati.—
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