A Zappino il premio Visioni per la ricerca sulle teorie queer

(ANSA) - SASSARI, 29 APR - Attaccato dalla Lega per il suo corso di Teorie di genere e queer, ma sostenuto da intellettuali e accademici schierati a difesa dell'articolo 33 della Costituzione che sancisce la libertà di insegnamento, il professor Federico Zappino, docente e ricercatore dell'Università di Sassari, incassa il premio Visioni attribuito ogni anno in occasione del Festival dell'italiano a personaggi che si siano distinti nel campo del giornalismo, della cultura, dell'arte, dell'imprenditoria e dello spettacolo. Nella tre giorni fiorentina del Festival, dal 28 al 30 aprile, diretto dal professor Massimo Arcangeli e organizzato dall'associazione La Parola che non muore, hanno deciso di assegnare a Zappino il riconoscimento per la sua ricerca quale "studioso originale e di grande valore e spessore scientifico delle tematiche di genere". Prima di lui erano premiati, negli anni, Antonio Ricci, Cristina Comencini, Enrico Mentana, Corrado Augias, Barbara De Rossi, Carlo Freccero, Gian Antonio Stella, Lucia Annunziata, Piergiorgio Odifreddi, Alberto Asor Rosa, Antonio Scurati e Massimo Cacciari, solo per citarne alcuni. "Per il coraggio e l'impegno allora dimostrati" il premio Visioni è stato assegnato anche ad Hector Stephano Picoy e Matteo Guadagnoli, la coppia di ragazzi omosessuali che reagirono, rendendo pubblica la loro vicenda, alla brutale aggressioni subita a Roma da un gruppo di giovanissimi la notte di Capodanno del 2024. (ANSA).
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