Aie da Mattarella, 'mobilitiamoci per far crescere la lettura'

In udienza al Quirinale, Cipolletta 'ringraziamo il Presidente'

(ANSA) - ROMA, 25 MAR - L'Associazione Italiana Editori è stata oggi in udienza al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per "sostenere l'importanza della promozione della lettura di libri, in un paese in cui i tassi di lettura sono ancora troppo bassi, come occasione di crescita per il paese". "Ci piacerebbe che tutto il Paese si mobilitasse per la crescita della lettura. Esprimiamo il nostro ringraziamento al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per questa udienza nata per sostenere l'importanza della diffusione del libro e per l'ascolto e sensibilità sul tema" ha detto il presidente dell'Aie, Innocenzo Cipolletta. "Lavoriamo perché la nostra azione possa trovare spazio in una strategia nazionale che veda impegnati uno a fianco all'altro le istituzioni, le imprese, la scuola, il terzo settore" ha sottolineato Cipolletta. Il mondo del libro in Italia dà lavoro a 70mila persone, ogni anno vengono comprate 160 milioni di copie e le novità pubblicate dagli oltre 5mila editori attivi nei 12 mesi sono 72mila: "Qualcuno dice troppe, ma nessuno è autorizzato a censurarne anche una sola, perché sono garanzia del pluralismo di idee che è fondamento della cittadinanza democratica" ha spiegato il presidente dell'Aie. All'audizione erano presenti, insieme a Cipolletta, i quattro vicepresidenti di Aie: Lorenzo Armando (Gruppo Piccoli editori), Renata Gorgani (Gruppo Editoria di varia), Maurizio Messina (Gruppo Accademico Professionale), Giorgio Riva (Gruppo Educativo), che sono intervenuti sottolineando la specificità e le sfide dei settori dell'editoria in cui sono impegnati, e tutto il Comitato di Presidenza dell'Associazione. Il presidente Mattarella aveva presenziato, nel 2019, alle celebrazioni a Roma dei 150 anni dell'Associazione Italiana Editori e ricordando le parole che lo stesso Mattarella aveva pronunciato in quell'occasione, Cipolletta ha voluto sottolineare la "missione particolare" degli editori, da una parte imprenditori che devono stare attenti al quadro economico e dall'altra produttori di beni, i libri, che sono "propulsori di crescita a cui vogliamo dare un contributo sia economico sia culturale, sociale e democratico, convinti che dall'istruzione, dal pluralismo, dallo spirito critico nell'affrontare il digitale dipende il futuro dell'Italia e dell'Europa". Il presidente dell'Aie ha in particolare ricordato l'importanza del testo scolastico, che lo stesso Mattarella nel 2019 aveva definito "di alto valore sociale", ribadendo la necessità di sostenere il diritto allo studio di tutti i cittadini, e quella del libro universitario: "È preoccupante la sua perdita di centralità. Una recente ricerca ha rilevato che 4 esami su 10 sono preparati dagli studenti senza far ricorso a libri, sostituiti da appunti, slide di lezione o riassunti di manuali. Il timore è che ciò possa generare una conoscenza fragile". Tra gli altri temi toccati da Cipolletta, l'impatto dell'intelligenza artificiale: "I nuovi mercati dovranno basarsi sulla trasparenza e sulla fiducia. Dobbiamo, perciò, essere orgogliosi delle regole che l'Europa si è data sulla trasparenza delle fonti e sul diritto d'autore. Sono infatti le basi per un'innovazione responsabile e aperta a più operatori, condizione perché questa tecnologia possa prosperare mettendo al centro la persona e non gli interessi privati di pochi. Per questo, signor presidente, abbiamo molto apprezzato i suoi interventi su questo tema" ha affermato. L'Aie ha portato in dono al presidente della Repubblica, a ricordo della giornata, tre prime edizioni degli anni Venti edite da Piero Gobetti Editore: La tragedia dell'Europa. Che farà l'America? di Francesco Nitti, Popolarismo e Fascismo di Luigi Sturzo e Matteotti, di Piero Gobetti. (ANSA).

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