Alcina all' Opera di Roma, applausi alla strega di Händel

(di Luciano Fioramonti) (ANSA) - ROMA, 19 MAR - Incantesimi, travestimenti, amori non corrisposti e una strega ingannatrice sconfitta che resta sconfitta dall' amore e sola. Il barocco è tornato tra gli applausi all'Opera di Roma con Alcina, capolavoro di Händel per la prima volta nel cartellone della fondazione musicale. Il soprano Mariangela Sicilia, premio Abbiati 'miglior cantante' nel 2024, è stata la grande protagonista della serata accanto al controtenore Carlo Vistoli nel ruolo di Ruggiero. Sul podio, come nel Giulio Cesare in Egitto messo in scena con successo al Costanzi nel 2023, uno specialista come Rinaldo Alessandrini, che ha guidato l' orchestra in una buona prova nella sfida impegnativa, senza gli intervalli tre ore di musica, con un repertorio poco frequentato. L'apprezzamento del pubblico è andato all' intero cast di interpreti, al coro sempre d'effetto ma in questo caso dall' impegno limitato diretto da Ciro Visco,e al regista libanese Pierre Audi, che era direttore artistico dell' Opera di Amsterdam quando firmò nel 2015 il debutto di questo questo allestimento nella capitale olandese. Audi ha scelto di concentrare l' attenzione sulle figure della vicenda - libretto di autore ignoto adattato da L'isola di Alcina di Riccardo Broschi, basato sull'Orlando Furioso di Ariosto - proponendo una ambientazione essenziale incorniciata dalla citazione di quinte dipinte dell' epoca che evocano un bosco minaccioso, il palazzo di Alcina e, infine, le nuvole nere presagio della fine dei poteri della maga di trasformare le persone in animali, rocce, corsi d' acqua e alberi. A spiccare sono i costumi settecenteschi di Patrick Kinmonth e la cura nella composizione raffinata della scene, dalle sfumature cromatiche ai movimenti dei personaggi, alle loro singole posizioni nei momenti d' insieme. Per questa messa in scena il regista ha ribadito la sua idea di teatro basata appunto su costumi d' epoca ''ma con una recitazione contemporanea per nulla stereotipata per quelli che sono alla fine dei grandi drammi familiari''. Tutto è affidato alla gestualità e al canto per esprimere la psicologia dei personaggi nella successione di arie bellissime, con ripetuti 'brava', in particolare, a Mariangela Sicilia. I titoli dei motivi scandiscono gli snodi della storia ma a suggerire una chiave di lettura dell' intreccio di passioni, delusioni e ritorni di fiamma è Oronte, il capo delle guardie innamorato di Morgana, sorella di Alcina, con il suo ''Un momento di contento rende cieco al fido amante tutto il pianto che versò''. Del cast vocale fanno parte Caterina Piva nel ruolo en travesti di Bradamante/Ricciardo, Anthony Gregory (Oronte), Mary Bevan (Morgana), Silvia Frigato (Oberto) e Francesco Salvadori (Melisso). Alcina avrà altre quattro repliche fino al 26 marzo con l' unica alternanza - il 21 e 26 marzo - del mezzosoprano georgiano Tamar Ugrekhelidze nel ruolo Ruggiero. (ANSA).
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova