Cassazione annulla condanna per riciclaggio a mons. Scarano

Nuovo processo d'appello a Napoli per lui e una commercialista

(ANSA) - NAPOLI, 25 FEB - Annullamento della condanna inflitta in secondo grado e nuovo processo d'appello: è la decisione della Corte di Cassazione sul ricorso presentato da monsignor Nunzio Scarano - già arrestato in passato e coinvolto in più di un'inchiesta giudiziaria - e dalla commercialista Tiziana Cascone, condannati per riciclaggio aggravato continuato dalla Corte d'appello di Salerno, il 16 aprile dell'anno scorso, a cinque anni e tre mesi di reclusione e 5.000 euro di multa, il primo, e a due anni e cinque mesi di reclusione e 3.200 euro di multa la seconda. La Cassazione ha disposto un nuovo giudizio davanti alla Corte di appello di Napoli. Scarano è stato il contabile dell'Apsa, l'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica. Finì in carcere nel giugno 2013, nell'ambito di un'inchiesta della procura di Roma nella quale veniva tra l'altro accusato di corruzione per aver tentato di far rientrare dalla Svizzera con un jet privato 20 milioni di euro. L'inchiesta della procura di Salerno ipotizza invece diversi episodi di riciclaggio: secondo l'accusa i fondi transitati su conti dello Ior intestati a mons. Scarano erano false donazioni che sarebbero servite a coprire, appunto, un giro di riciclaggio. All'epoca, la Guardia di Finanza scoprì un vasto patrimonio personale del prelato - appartamenti lussuosi, auto, quadri d'autore, quote societarie e diversi milioni in banca - del tutto non in linea con le dichiarazioni dei redditi presentate. Insieme a Scarano vennero indagate decine di persone ritenute parti di un sistema di riciclaggio realizzato attraverso false donazioni: denaro che poi sarebbe stato utilizzato dal monsignore, secondo l'accusa, per acquistare beni mobili e immobili, tra cui un appartamento di 17 vani. (ANSA).

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