Controlli dei Nas su 2.500 B&B in Italia, 1 su 5 non in regola

A Pescara una struttura allestita in un'ex sartoria

(ANSA) - ROMA, 22 FEB - Dei 2.500 B&B controllati in Italia dai Carabinieri per la Tutela della Salute, oltre 500, ossia 1 su 5( 20%) è risultato "non conforme"" alla normativa: è questo, si legge in una nota dei Nas, l'esito della campagna di controlli avviata nel novembre 2024 da Nas e ministero della Salute, con un focus particolare su Roma a per il Giubileo. In questa seconda fase della campagna, prosegue la nota, "oltre agli aspetti igienico-sanitari, strutturali e autorizzativi, particolare attenzione è stata posta all'obbligo per i gestori di identificazione degli ospiti" alla luce dell'art.109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. In relazione a quest'ultimo punto le violazioni accertate sono state 43. In seguito ai controlli a livello nazionale, sono state segnalate 435 persone all'autorità amministrativa e 48 a quella giudiziaria, sono state accertate 731 violazioni amministrative e 61 penali e le sanzioni pecuniarie hanno superto 500mila euro. In particolare, il Nas di Pescara ha sequestrato un B&B allestito abusivamente al piano terra di un immobile classificato nella categoria catastale C3 e che in passato era stato adibito a sartoria. In relazione all'intensificarsi del fenomeno delle "locazioni brevi" e "tenuto conto dell'evoluzione della difficile situazione internazionale", il ministero dell'Interno "ha ravvisato la necessità di attuare stringenti misure finalizzate a prevenire rischi per l'ordine e la sicurezza pubblica in relazione all'eventuale alloggiamento di persone pericolose e/o legate ad organizzazioni criminali o terroristiche" e nel novembre 2024 ha emanato una circolare relativa alle criticità relative della procedura di identificazione da remoto degli ospiti dei B&B tramite la trasmissione informatica delle copie dei documenti e accesso negli alloggi con codice di apertura automatizzata, tramite key-box. "Al riguardo - si rileva nella nota - è stato chiarito che la gestione automatizzata del check-in e dell'ingresso nella struttura, senza identificazione de visu degli ospiti, si configura quale procedura che rischia di disattendere la ratio della previsione normativa". Viene quindi "confermato l'obbligo" da parte dei "gestori di strutture ricettive di ogni genere o tipologia " di "verificare l'identità degli ospiti mediante verifica de visu della corrispondenza tra persone alloggiate e documenti forniti, comunicandola alla Questura territorialmente competente. In caso di inosservanza della norma - conclude la nota - per il gestore è previsto l'arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro" (ANSA).

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