Diocesi di Trento presenta Linee guida per la tutela dei minori
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(ANSA) - TRENTO, 22 FEB - La Diocesi di Trento ha presentato le "Linee guida per la tutela delle persone minorenni e vulnerabili nelle attività pastorali". Il percorso che ha portato alla definizione del documento, redatto dal Tavolo degli Esperti del Servizio Tutela, ha preso avvio dall'esigenza di declinare nella realtà trentina le "Linee guida" sul tema già pubblicate dalla Cei nel 2019 e aggiornate nel 2023. Le Linee diocesane - è stato spiegato - "offrono indicazioni molto concrete sulle azioni da compiere o da evitare, in particolare da parte degli adulti, per prevenire comportamenti irrispettosi o abusanti nei confronti di minori o persone vulnerabili, soprattutto nel corso delle attività pastorali". Si va dalla stigmatizzazione di ogni tipo di abuso fisico, psicologico e sessuale ad una più ampia cura dei comportamenti. Ad esempio: rispettare la sfera di riservatezza e intimità, evitare di parlare o comportarsi in modo offensivo, inappropriato o sessualmente provocatorio, avere cura del proprio comportamento (linguaggio, conversazioni, gesti, sguardi, contatti corporei, modo in cui ci si presenta). Le Linee, inoltre, propongono una riflessione più ampia sulla necessità di offrire occasioni di relazioni positive e capaci di nutrire umanamente e spiritualmente. Al termine della presentazione, le Linee guida sono state sottoscritte dall'arcivescovo Lauro Tisi, dal delegato dell'Area Annuncio e Sacramenti don Mattia Vanzo, dal presidente dell'Associazione Noi Trento Aps don Daniel Romagnuolo e da Bruno Daves, Rettore del Collegio Arcivescovile. I commenti "Compiamo oggi - ha sottolineato l'arcivescovo Lauro Tisi - un passo davvero importante per una Chiesa che intende sempre più lavorare su di sé per prendersi autenticamente cura delle persone, con atteggiamenti inclusivi, accoglienti e rispettosi della dignità di ciascuno e con particolare attenzione ai minori e alle persone vulnerabili". "Auspico - ha concluso Tisi - che queste Linee programmatiche possano essere condivise nella maniera più ampia possibile nei nostri ambienti ecclesiali sul territorio, per costruire insieme comunità aperte e responsabili". "Si tratta di indicazioni - commenta don Alessandro Aste, referente del Servizio Tutela Minori - tramite le quali vogliamo far passare il valore dell'attenzione costante al benessere della persona, tenendo presente sempre l'importanza del coinvolgimento delle famiglie e dell'educazione al consenso delle persone minorenni, aiutandole a stabilire e rispettare i confini personali. Le Linee contengono anche indicazioni e attenzioni molto pratiche, ad esempio per le attività di Grest o di oratorio, non per ingessarle ma per renderle sicure in modo tale che tutti, nessuno escluso, possano sentirsi perfettamente accolti. Dove ci sono abusi o sopraffazioni, lì non può esserci una vera esperienza di fede ecclesiale. Per questo è fondamentale l'educazione e la prevenzione". (ANSA).
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