Femminicidio a Cagliari, via a processo al marito della vittima

Familiari donna si costituiscono parte civile, imputato in aula

(ANSA) - CAGLIARI, 26 FEB - È arrivato in tribunale a Cagliari pochi minuti prima delle 8,50, maglione blu con cerniera, pantaloni scuri, sguardo rivolto solo verso i suoi legali e poi verso i giudici della Corte d'Assise di Cagliari. È iniziato oggi il processo con rito immediato a Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, reo confesso del delitto della moglie, Francesca Deidda, la 42enne sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso anno i cui resti furono trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125. In aula c'erano il padre e la madre di Igor Sollai, Andrea Deidda, fratello della vittima e le colleghe del call center che avevano segnalato la scomparsa della 43enne. Igor Sollai ha chiesto di non essere ripreso dai numerosi giornalisti presenti in aula. Il processo si è aperto con la costituzione di parte civile da parte di Andrea Deidda rappresentato dall'avvocato Gianfranco Piscitelli, e degli zii da parte della madre Renato ed Efisio Zoccheddu. Il pm Marco Cocco ha chiesto alla corte presieduta da Lucia Perra che venisse acquisto l'intero fascicolo di indagine, richiesta accolta anche dagli avvocati della difesa. L'udienza è stata poi aggiornata al 7 maggio. Al centro del processo la ricostruzione del delitto e le aggravanti come la premeditazione, che Solai respinge. Secondo la procura il 43enne aveva un'altra donna e con la morte della moglie avrebbe potuto intascare l'assicurazione sulla vita, da circa 100.000 euro, firmata assieme a Francesca. "Ci eravamo accordati nei gironi scorsi con il pubblico ministero per evitare un inutile e lungo dibattimento - hanno detto gli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba - noi non concordiamo su alcuni dei passaggi del capo di imputazione relativi alle aggravanti. Lavoreremo affinché si ottenga una sentenza giusta che tenga conto di tutti gli aspetti". Di diverso avviso l'avvocato Piscitelli: "Nei giorni scorsi abbiamo depositato la consulenza tecnica della dottoressa Roberta Bruzzone - ha evidenziato - che sottolinea tutti i momenti precedenti al delitto da cui la premeditazione per me non è in discussione". (ANSA).

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