Gdf Rimini sequestra beni per 24 milioni in Romania

A pluripregiudicato ritenuto appartenente al clan dei Casalesi

(ANSA) - RIMINI, 19 MAR - È ritenuto un super latitante, inserito dal ministero degli Interni fra i ricercati di maggiore spessore criminale, catturato nel 2008, ma poi tornato in libertà. Ritenuto vicino ai clan dei casalesi, 71 anni, è stato sottoposto alla misura di prevenzione patrimoniale con un decreto a cui hanno dato esecuzione i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini. Confiscati, in applicazione della normativa antimafia, delle quote sociali e dei beni strumentali di due società romene e un terreno ubicato in Romania (dove attualmente l'uomo si troverebbe), per un valore stimato complessivo di circa 24 milioni e mezzo. Il 71enne fin dagli anni Novanta avrebbe svolto la sua attività legata al traffico di droga in Romagna abitando a Rimini. Nel 2020 il suo nome era comparso nell'indagine della Gdf "darknet". Il provvedimento è stato emesso, su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bologna, dalla Sezione Misure di Prevenzione in considerazione del profilo criminale, dell'esiguità dei redditi dichiarati e dell'evidente sproporzione rispetto al patrimonio, nel tempo, acquisito, ha ritenuto che il soggetto, considerato socialmente pericoloso, per il tenore di vita sostenuto, potesse vivere abitualmente con i proventi di attività delittuose. "È un provvedimento innovativo perché per la prima volta lo Stato italiano confisca beni immobili nel territorio di un altro Paese", ha spiegato il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, colonnello Alessandro Coscarelli. Il provvedimento è eseguito in Italia e in Romania, attivando la procedura prevista dal Regolamento europeo 2018/1805, relativo al riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca (Ue), entrato in vigore il 19 dicembre 2021. (ANSA).

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