Genova e l'800, progetto parte all'insegna di Verdi

(ANSA) - GENOVA, 11 MAR - Prende il via il progetto del Comune dedicato a "Genova e l'Ottocento" con un concerto organizzato al Carlo Felice. L'appuntamento è per venerdì alle ore 20. Protagonisti della serata saranno il soprano Maria Agresta, il tenore Francesco Demuro, il baritono Gabriele Viviani. Ad accompagnare i tre artisti non ci sarà l'Orchestra del Teatro ma il pianista Michele D'Elia. Le esecuzioni musicali saranno precedute da una conversazione tenuta da Raffaele Mellace, docente presso l'Università di Genova, che parlerà dei rapporti fra Genova e Verdi e del contesto culturale in cui si è sviluppata la produzione verdiana. Verdi abitò molti inverni a Genova a partire dal 1867, anno in cui ottenne anche la cittadinanza genovese. Nei primi anni prese in affitto un appartamento nel Palazzo Sauli di Carignano dove dimorava anche il direttore d'orchestra Angelo Mariani; poi si trasferì dal 1874 a Palazzo del Principe. Lì fra l'altro compose parte del "Falstaff" attualmente in scena al Carlo Felice. "Con questo concerto inaugurale al Teatro Carlo Felice di Genova intendiamo celebrare il secolo d'oro della stagione operistica italiana così come viene percepita dal grande pubblico ancor oggi - ha detto il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi - Un omaggio doveroso se pensiamo ai diversi palcoscenici dedicati alla lirica nella Genova ottocentesca e alla scelta di Verdi di legarsi saldamente proprio alla nostra città, in cui trovò collaborazioni, stimoli e ispirazione". "Il concerto Genova nell'800 - commenta Claudio Orazi, sovrintendente del Teatro Carlo Felice - propone una selezione di brani in un percorso ideale che racconta la storia dell'opera italiana ottocentesca attraverso i lavori di tre dei suoi maggiori esponenti: Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini. In apertura, «Ardir!... Voglio dire... lo stupendo Elisir», dall'Elisir d'amore di Donizetti. Seguono alcuni brani dai più celebri titoli verdiani, da Otello, La traviata, Simon Boccanegra e Luisa Miller e, in chiusura, due brani dal repertorio pucciniano". (ANSA).
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