'Il caso Belle Steiner', thriller d'autore tratto da Simenon

A firma di Jacquot e con Guillaume Canet e Gainsbourg

(ANSA) - ROMA, 11 MAR - Pierre (Guillaume Canet), che insegna matematica al Liceo Simenon, viene sospettano da tutti: è lui il colpevole della morte dell'adolescente Belle, ospite nella sua casa dove vive con la moglie Cléa (Charlotte Gainsbourg). Questa la rigida premessa de 'Il caso Belle Steiner', thriller pieno di morbosità a firma di Benoît Jacquot nelle sale italiane dal 13 marzo con Europictures. Nel film, tratto dal romanzo 'La morte di Belle" di Georges Simenon (Adelphi), va detto però che i sospetti che ricadono sul quarantacinquenne Pierre hanno le loro buone ragioni. Intanto è l'unico sospettato perché si trovava da solo nella villetta, quando Belle è rientrata in casa salutandolo poco prima di mezzanotte distrattamente dalla finestra. L'uomo era nel suo studio tutta la notte ad ascoltare musica e a correggere i compiti dei suoi alunni. A questo si aggiunga poi che in questo thriller pieno, oltreché di pioggia, di interrogatori e serrate indagini, Pierre si mostra più anaffettivo anche delle formule matematiche che studia ossessivamente e comunque del tutto distaccato dalla morte di questa ragazza che sembra non riguardarlo affatto. Certo si dichiara innocente, ma non si difende più di tanto e afferma solo di non sapere cosa possa essere accaduto. Ma tutto è contro Pierre: nel telefono di Belle vengono trovate foto di lui scattatate dalla ragazza di nascosto. Escono poi fuori particolari su Belle che, a quanto sembra non era affatto una santarellina, veniva chiamata infatti "la regina della notte" ed era anche molto attiva su Tik Tok dove postava 'l'outfit del giorno', ma Pierre al contrario non l'ha mai considerata una donna: "era solo una ragazzina, io neppure la guardavo" dice più volte agli inquirenti. (ANSA).

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