Inchiesta Dda Campobasso: Cesa, 'lotta a mafia è la priorità'

'Necessario potenziare strumenti di prevenzione e controllo'

(ANSA) - TERMOLI, 22 FEB - "L'operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Campobasso che ha coinvolto 47 persone accusate a vario titolo di reati che vanno dall'associazione mafiosa al traffico di rifiuti, smantellando l' ennesimo castello malavitoso, rappresenta la vittoria dello Stato contro la criminalità organizzata". Così, il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa a proposito degli avvisi a 47 persone della Procura Distrettuale Antimafia di Campobasso che ha portato alla luce un traffico illecito di rifiuti che vede coinvolte aziende del Basso Molise e una fitta rete di rapporti tra la malavita foggiana e molisana per estorsioni, usura e "cavallo di ritorno". "Le 47 persone indagate, tra imprenditori e funzionari, tra Puglia e Molise, dimostra quanto la lotta alle mafie deve restare una priorità - prosegue Cesa -. L'infiltrazione malavitosa che si è insinuata nella società di una regione piccola e lontana dalle dinamiche di una forte economia, ci fa comprendere quanto sia pericoloso il sistema criminale, un sistema piramidale e ben organizzato, tanto da danneggiare il tessuto economico, indebolendo quello sociale". Il segretario Udc sottolinea l'importanza dell'inchiesta della Dda di Campobasso auspicando a non abbassare la guardia. "Il traffico illecito di rifiuti, gli appalti pilotati sono minacce perpetrate alla legalità. Per questo non bisogna abbassare la guardia non solo per contrastare fenomeni di corruzione - conclude il deputato -, ma anche per prevenire ogni forma di criminalità. Da parte nostra c'è il massimo sostegno alle forze dell'ordine e alla magistratura, impegnati quotidianamente nelle azioni di contrasto ai fenomeni di corruzione. É necessario potenziare gli strumenti di prevenzione e controllo, garantendo che lo Stato sia sempre un passo avanti". (ANSA).

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