Italia e Giappone unite nella longevità

(ANSA) - OSAKA, 26 APR - Italia e Giappone sono tra i Paesi con l'età media più alta e anche quelli dove si vive più a lungo. Per questo 'The art of longevity' non poteva che essere presentato al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka, con i saluti iniziali del Commissario generale per l'Italia Mario Vattani. Un Innovation talk promosso da Assolombarda e dal Cluster lombardo scienze della vita che ha voluto rappresentare il grande potenziale dell'innovazione nelle scienze della vita per la salute delle generazioni di oggi e di domani, con un approccio life long health. "Un'occasione importantissima per l'Italia per mettere in mostra la nostra ricerca anche al di fuori dei confini nazionali" spiega Paolo Fiorina, responsabile dell'Unità di endocrinologia, Asst Sacco-Fatebenefratelli e professore di endocrinologia all'Università degli Studi di Milano. Fiorina porta avanti da quasi 30 anni indagini sul diabete di tipo 1 e di tipo 2, "patologie tra quelle che più accorciano la longevità". Immaginare di fare qualcosa per combattere queste patologie, spiega il professore, "vuol dire comunque allungare la vita, vuol dire rendere la vita più sana". L'Expo per Assolombarda "è sempre un momento molto importante" racconta Alessandro Spada, presidente dell'associazione. Per Assolombarda approfondire il tema della longevità è fondamentale ed è necessario far sì che questo allungamento della vita "corrisponda anche ad un miglioramento delle condizioni di vita, per portare dei benefici a tutti, alle persone che potranno vivere di più e meglio e alle aziende che potranno sviluppare dei loro business". 'The art of longevity' mira anche a favorire un dialogo costruttivo tra Italia e Giappone - due Paesi che condividono una leadership globale in questo settore - creando uno spazio di confronto per lo scambio di esperienze, idee e soluzioni innovative. "Oggi abbiamo parlato molto dei punti di contatto in termini di longevity" afferma Paola Vella, Consigliere del Cluster Lombardo Scienze della Vita, ma che qui rappresenta anche Humanitas Research Hospital. Tra le linee che uniscono i due Paesi, spiega Vella, "ci sono aspetti culturali", e una dieta "quella mediterranea da una parte e quella giapponese dall'altra", che "contribuiscono alla longevità di entrambe le popolazioni, con un'aspettativa di vita che è alquanto simile, a cui si aggiungono sfide comuni a cui poter dare una risposta attraverso la collaborazione con tra Italia e Giappone". In questo contesto il tramite dell'Agenzia Ice è fondamentale. Come spiega Gianpaolo Bruno, Direttore dell'ufficio di Tokyo dell'agenzia, Ice favorisce "l'internazionalizzazione di questo settore, questo delle Life Sciences, in cui l'Italia esprime grandi eccellenze fatte di conoscenza" supportando "un dialogo avanzato fra il nostro ecosistema delle scienze della vita con il sistema avanzato giapponese delle scienze della vita al fine di di creare progettualità e nuove opportunità per le nostre imprese". All'evento hanno partecipato anche Ako Makiyama, Direttore esecutivo della Camera di commercio e industria di Osaka e Nagatomo Hamahata, responsabile dell'Oncology alliance management. (ANSA).
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