L'amico di Ramy sceglie abbreviato, il processo sarà a giugno
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(ANSA) - MILANO, 03 MAR - Fares Bouzidi, il 22enne tunisino alla guida dello scooter che nella notte tra il 23 e il 24 novembre scorso si è schiantato a Milano al termine di un inseguimento con i carabinieri e che è sopravvissuto all'incidente dove, invece, è morto il suo amico Ramy Elgaml, ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. Il processo, solo per l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, si terrà davanti al gup Fabrizio Filice il prossimo 26 giugno. La richiesta di rito alternativo, che in caso di condanna dà diritto allo sconto di un terzo della pena (da sei mesi a 5 anni è quella prevista dal codice per tale reato), è stata avanzata dopo che era già stata accolta l'istanza di immediato avanzata dalla Procura e fissato il dibattimento in Tribunale per il 18 aprile. Secondo la ricostruzione dei pm Giancarla Serafini e Marco Cirigliano, che coordinano le indagini assieme all'aggiunto Tiziana Siciliano e al procuratore Marcello Viola, la notte del drammatico incidente Fares era alla guida del T Max "senza aver conseguito la patente" e "dopo aver assunto sostanze stupefacenti". Invece di fermarsi all'alt dei carabinieri, avrebbe "improvvisamente" accelerato dando il via a un inseguimento "a velocità elevatissima" ,mettendo in atto "manovre pericolose", mantenendo "una velocità di gran lunga superiore rispetto ai limiti consentiti" attraversando da una parte all'altra la città e percorrendo vie contromano o sorpassando a destra. Una volta arrivato all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta il terribile schianto: Ramy è morto e Fares è rimasto gravemente ferito. Per l'incidente al centro dell'indagine principale (ce ne sono altre due), il 22enne originario della Tunisia è indagato invece per concorso in omicidio stradale con il carabiniere che quella sera era al volante della 'gazzella". (ANSA).
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