Medici italiani in Africa per donare cure e formazione
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(ANSA) - PALERMO, 01 MAR - Oltre 170 pazienti visitati, il 40% dei quali bambini dai due ai 6 anni, 56 interventi in anestesia locale e 48 in anestesia generale eseguiti, decine di medicazioni di ustionati gravi: sono i numeri della missione in Uganda realizzata da Cute Project, una no profit nata nel 2012 con gli obiettivi di portare cure gratuite alle popolazioni dei Paesi africani in cui la sanità è accessibile a pochi privilegiati e formare medici e operatori locali dove c'è grande necessità di chirurgia plastica ricostruttiva. I chirurghi, gli anestesisti e gli infermieri italiani dell'associazione, presieduta dal chirurgo plastico Daniele Bollero, sono appena tornati da Fort Portal, una cittadina ai confini con Ruanda e Congo. "Quando fai esperienze simili hai la sensazione di poter davvero cambiare la vita alle persone" spiega il dottor Fabrizio Melfa, medico palermitano che ha partecipato alla missione. "In certe realtà non esiste la medicina estetica, ma solo quella che definirei funzionale. - prosegue- un'ustione non curata bene, che determina cicatrici retraenti, fa danni che rendono la persona disabile e difficile il suo reinserimento nella vita attiva. Con certi interventi si regala ai pazienti una nuova chance". Come accaduto a Colline, 12 anni, che non poteva muovere la spalla per una cicatrice adesiva provocata da una ustione subita a sei anni durante un incendio che ha ucciso i suoi genitori. L'anno scorso è stato operato dai medici italiani e ha ritrovato la funzionalità del braccio. "E' tornato a trovarci quest'anno - dice Melfa - e solo la sua storia giustifica l'intera missione". Oltre alla sua professionalità l'equipe di Cute Project, che finanzia le sue attività con raccolte fondi, mette a disposizione dell'ospedale tutto il materiale sanitario necessario per la chirurgia parte del quale viene lasciato all'ospedale africano per il proseguimento dell'assistenza ai pazienti operati. (ANSA).
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