Msf denuncia attacco a un suo convoglio ad Haiti

L'ong segnala una nuova escalation della violenza delle gang

(ANSA) - PORT AU PRINCE, 17 MAR - Un convoglio di quattro veicoli dell'organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere (Msf) è stato attaccato oggi a colpi d'arma da fuoco nella capitale di Haiti, Port-au-Prince, mentre stava evacuando il suo personale dal centro di emergenza di Turgeau nel contesto di una nuova escalation della violenza delle gang. In un comunicato l'ong condanna fermamente l'aggressione, definendola "premeditata", e precisando che "il personale ha riportato lievi ferite". "L'evacuazione dal centro è stata presa come misura precauzionale dopo che violenti scontri tra gang e forze dell'ordine si sono scatenati nei pressi della struttura costringendo a sospendere le nostre attività" prosegue la nota. Il capo missione di Msf ad Haiti, Benoit Vasseur, ha affermato che "questo attacco serve come un duro promemoria del fatto che nessuno è al sicuro in mezzo alla violenza in corso". "Nonostante le nostre precauzioni, siamo stati presi di mira e questo è inaccettabile. Chiediamo urgentemente a tutte le parti di rispettare il personale medico, le strutture e i pazienti in ogni momento", ha aggiunto. Secondo quanto riferisce Msf, la situazione nell'area di Turgeau, dove l'ong gestisce un centro di emergenza, è peggiorata drasticamente negli ultimi giorni. "Solo il 12 marzo, il nostro centro di emergenza ha curato 27 vittime di violenza, tra cui donne e bambini, provenienti dalla zona circostante. Nella notte tra il 14 e il 15 marzo, la violenza è ulteriormente aumentata. Gruppi armati si sono spostati a pochi metri dall'ospedale, minacciando di trasformarlo in una linea del fronte", denuncia la nota. (ANSA).

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