'Non giurò a Hitler', 80 anni fa morì il bolzanino Mayr Nusser
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(ANSA) - BOLZANO, 24 FEB - Si è svolta nei pressi di Maso Nusser a ponte Campiglio, la cerimonia di commemorazione in occasione dell' 80/mo anniversario della morte di Josef Mayr Nusser. Davanti all'ingresso della casa natale, autorità comunali e provinciali, rappresentanti dello Stato, dell'Anpi e delle associazioni combattentistiche e d'arma hanno deposto mazzi di fiori per ricordare "l'eroe solitario" che, per motivi di coscienza rifiutò di prestare giuramento alle SS, al nazismo e a Hitler. Con il sindaco Renzo Caramaschi impegnato nelle stesse ore in analoghe cerimonie ad Erlangen, cittadina germanica oggi gemellata con Bolzano nel segno dell'eroe solitario e dove Mayr Nusser morì per i maltrattamenti subiti, la fame e la sete durante il suo trasferimento su un carro bestiame verso il campo di sterminio di Dachau, è stato il vice sindaco Stephan Konder a ricordare i valori e la grandezza di Mayr-Nusser, morto appunto ad Erlangen il 24 febbraio 1945 all'età di 35 anni. Pur consapevole dei rischi che avrebbe corso si rifiutò di giurare fedeltà al Nazismo. Fu imprigionato da "traditore" del Reich, per poi morire a pochi mesi dalla conclusione della Guerra. Di questo eroe silenzioso, Beato per la chiesa cattolica, il vice sindaco ha sottolineato: "L'impegno civile, i valori, il sacrificio e anche la stretta attualità dell'insegnamento. Vero e convinto esempio di fede, ma anche di etica politica e morale; di coraggio e di lotta per la vita, democrazia, rispetto, non violenza, tolleranza, fratellanza". Questi i valori cui si è ispirata la vita di Mayr Nusser. Valori a cui ispirarsi ancor oggi, dove i venti di guerra continuano a soffiare in maniera molto forte. (ANSA).
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