Sergio Rubini, senza il cinema le piattaforme sono scatole vuote

(ANSA) - MESSINA, 06 MAR - "Ho lavorato nel 1986 con Fellini in un film che si intitolava 'Intervista' e in parte, era ambientato a Cinecittà, dove giravamo una pellicola e ad un certo punto da una collina arrivavano degli indiani che al posto delle frecce avevano delle antenne. Già quindi 30 anni fa Fellini raccontava l'assalto delle tv al Cinema. Tutto questo è poi avvenuto però le piattaforme se non ci fosse stato il Cinema sarebbero come delle scatole vuote". A dirlo è l'attore e regista Sergio Rubini al Milazzo film Festival dove ha presentato il suo spettacolo teatrale 'Sud'. "Le piattaforme - spiega - hanno approfittato della crisi degli spazi della socialità, ma senza Cinema sarebbero come degli esseri umani senza sangue. Dunque il cinema non è morto, è in crisi semmai la sala cinematografica" . "I film - prosegue Rubini - stanno avendo un momento di vitalità proprio grazie alle piattaforme. Credo che il Cinema non morirà, magari il supporto cambierà li vedremo sul tablet più spesso". "In tanti anni - conclude l'attore - in ruoli diversi a teatro, nel cinema o nella piattaforme ho sempre trovato numerose difficoltà perchè devi convincere gli altri a spendere dei soldi per una tua idea e devi renderli consapevoli che quella idea possa interessarli e abbia un urgenza da comunicare. Questo mestiere è sempre basato sulle difficoltà a prescindere dove lo fai. Sono entusiasta di questo Festival e della partecipazione dei giovani delle scuole che erano molto interessati al mondo del Cinema". (ANSA).
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