Soldati di leva in aumento in Russia, 160.000 entro luglio

(ANSA) - MOSCA, 31 MAR - Sono 160.000 i russi che dal primo aprile al 15 luglio saranno chiamati sotto le armi per il servizio militare obbligatorio: è quanto emerge da un decreto siglato oggi da Vladimir Putin e ripreso da diversi media russi, tra cui la Tass. Stando ai dati ufficiali citati dall'agenzia di stampa statale russa, il numero di coloro che sono chiamati alla leva questa primavera è in aumento rispetto agli anni precedenti: erano infatti 150.000 nel 2024, 147.000 nel 2023 e 134.500 nel 2022. L'edizione in lingua russa del Moscow Times sostiene che si tratti della campagna di leva di primavera "più grande degli ultimi 14 anni". Putin nel 2023 ha firmato una legge che ha innalzato dai 27 ai 30 anni il limite massimo per la chiamata alla leva. Diversamente da quanto proposto inizialmente, l'età minima è rimasta quella di 18 anni e non è stata innalzata a 21 anni. Questo significa che è stato di fatto allargato il bacino delle persone che possono essere chiamate a prestare servizio militare fino a includere gli uomini dai 18 ai 30 anni d'età. Lo scorso settembre, nel pieno della guerra, Putin ha inoltre firmato un decreto in cui ordina di aumentare da 1,32 milioni a 1,5 milioni il numero dei militari delle forze armate russe. Le autorità di Mosca affermano che i militari di leva non saranno mandati a combattere nel conflitto russo-ucraino. "L'imminente campagna di coscrizione non ha nulla a che fare con l'operazione militare speciale in Ucraina", ha affermato il ministero della Difesa usando la definizione imposta dal Cremlino per definire l'aggressione militare contro l'Ucraina ordinata da Putin. L'Afp sottolinea però che le forze ucraine in passato hanno annunciato di aver preso prigionieri soldati di leva russi e che Putin all'inizio della guerra ha ammesso che alcuni soldati di leva erano stati mandati al fronte "per sbaglio". (ANSA).
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