Telefono Rosa, giudice civile dovrebbe applicare braccialetto
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(ANSA) - ROMA, 20 FEB - "Gli ordini di protezione vengono attuati sia dal magistrato civile sia del magistrato penale. Abbiamo visto che l'ordine di allontanamento arriva prima dal giudice civile rispetto al giudice penale. Ma per il giudice civile non è stata prevista la possibilità di applicazione del braccialetto elettronico, essendo la misura sottoposta al consenso di chi deve portare il braccialetto elettronico noi riteniamo utile prevedere che anche il giudice in sede civile nel momento in cui applica un ordine di protezione possa applicare anche il braccialetto elettronico". Lo ha detto la presidente dell'associazione nazionale delle volontarie del Telefono Rosa, l'avvocato Antonella Faieta durante la sua audizione in commissione Giustizia del Senato. "Abbiamo avuto dei casi, che abbiamo seguito come parte civile con il Telefono rosa, in cui la reazione violenta - ha spiegato - è scaturita nel momento della richiesta della separazione, quindi anche prima di una denuncia". La presidente ha, inoltre, chiesto "di mettere a disposizione persone formate per la valutazione del rischio". "Lo studio non deve essere fatto non solo a livello tecnico - ha puntualizzato - ma anche valutare ogni volta la situazione di rischio che vive quella persona in base alla situazione socio-ambientale del reo e delle caratteristiche specifiche di quel reo, dei precedenti, dei comportamenti che ha attuato ed anche di tutta la situazione sociale che vive in quel momento la donna. Quello che chiediamo non è soltanto una analisi tecnica, ma un'analisi specifica della valutazione del rischio. Noi riteniamo che in Italia sia necessario questo: approfondire per la violenza di genere gli studi e le persone che si occupano di questo sia la polizia giudiziaria, sia i magistrati con una competenza specifica sulla capacità della valutazione del rischio. E' questo che molto spesso manca e questo è il vulnus che - ha concluso - ha generato queste situazioni drammatiche". (ANSA).
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