Tensione al corteo di inaugurazione anno accademico Bologna

Manifestante, bloccati da Polizia. Bernini, pronta a incontrarli

(ANSA) - BOLOGNA, 01 MAR - Momenti di tensione tra manifestanti e Polizia, in centro a Bologna, al corteo di protesta organizzato da alcuni collettivi in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università alla presenza della ministra dell'Università e Ricerca, Anna Maria Bernini. Dopo il raduno dei manifestanti - un'ottantina - al Portico dei Servi in strada Maggiore è partito un corteo, con in testa lo striscione 'Contro tagli, guerra e precarietà, blocchiamo l'università', per le strade del centro cittadino: in via Guerrazzi i manifestanti sono stati bloccati dalle forze dell'ordine, con dei contatti e alcuni spintoni, ma la situazione è rientrata rapidamente alla normalità. Tenuta a distanza la massa dei manifestanti, composta da collettivi, studenti, ricercatori e lavoratori precari della conoscenza, dell'università, a una delegazione di ricercatori precari, cinque persone è stato poi concesso di intervenire durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, per illustrare le ragioni della protesta. "Siamo le lavoratrici e i lavoratori precari dell'Assemblea precaria di Bologna - ha osservato una manifestante prendendo la parola alla cerimonia -: avevamo organizzato un carnevale precario, una passeggiata gioiosa che dal portico dei Servi sarebbe dovuto arrivare fino a qui, ma questo non è successo perché decine e decine di precari, lavoratori e studenti e studentesse sono stati bloccati e caricati dalla Polizia. Anche noi avremmo voluto un dialogo diverso quest'oggi". Dal canto suo, la ministra Bernini ha sottolineato di "rispettare ogni forma di protesta, in quanto legittima, purché democratica e non violenta. La prima cosa che desidero fare visto l'intervento dei ricercatori, studenti e dottorandi dell'Università - ha aggiunto - è reiterare la mia proposta di incontrarli. L'ho già fatto nei giorni scorsi, al netto del carnevale che è una libera manifestazione di tristezza e o allegria, ed è comunque una libera manifestazione di un pensiero che deve essere libero", ha concluso. (ANSA).

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