Treno del Ricordo, Calderone 'i miei nonni esuli istriani'
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(ANSA) - SASSARI, 24 FEB - "Mia madre, nata in Istria nel 1940, non esiste nei registri dell'anagrafe del Comune di Arsia. I miei nonni, come tanti italiani, hanno dovuto lasciare la loro casa perdendo tutto quello che avevano e hanno dovuto reinventare la loro vita e quelle dei loro figli". Nel racconto della ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, sarda di Bonorva, ma originaria di una famiglia di esuli istriani, c'è tutto il dramma che alla fine della Seconda guerra mondiale hanno dovuto subire oltre 300mila italiani, cacciati dalle loro case in Istria, Dalmazia, Fiume. "La mia famiglia è arrivata in Sardegna alla fine degli anni Quaranta, non a Fertilia, dove hanno trovato casa tanti esuli, ma nelle miniere di Montevecchio (nel sud Sardegna, ndr). La Sardegna li ha accolti diventando una seconda patria", ha detto Calderone durante la cerimonia per l'ultima tappa del Treno del ricordo, stamattina a Sassari. "Mia mamma è nata ad Arsia, lì è stata battezzata, ma nei registri non esiste perché non c'è memoria degli italiani. Invece sono italiani, lo sono sempre stati. Adesso questa riconciliazione con la storia, testimoniata dal Treno del Ricordo, è importante per far sapere alle nuove generazioni quello che è successo e anche per conoscere la storia di Fertilia e delle altre località che in Sardegna hanno accolto gli esuli istriani, giuliani e dalmati", ha concluso la ministra. (ANSA).
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