Troppe giovani vite spezzate sulle strade 'come una guerra'

Incontro sulla sicurezza stradale alla Camera

(ANSA) - ROMA, 17 MAR - "Muoiono molti più ragazzi in incidenti stradali di quanti soldati italiani siano morti negli ultimi anni nelle missioni internazionali. E' una strage continua, costante, non si ferma, che c'è tutte le settimane a cui ci siamo talmente abituati che non è neanche piu una strage". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto al convegno Strade Sicure alla Camera. "Perché noi riempiamo pagine di giornale quando succede un fatto grave, quando c'è un morto, un assassinio, quando succede qualcosa a un militare e non ci sono pagine di giornali sui centinaia di ragazzi che perdono la vita come se fosse un fatto scontato - ha aggiunto - Perché ci si abitua alla morte, così come nei luoghi dove ci sono le guerre e non contano nemmeno più i morti, e noi ci siamo abituati a questa guerra che perdiamo ogni giorno sulle strade come se fosse una cosa scontata", ha aggiunto. "Gli incidenti stradali, le vittime della strada per quanto riguarda soprattutto il settore giovanile, costituiscono una delle maggiori percentuali di decessi. Nel mio Veneto addirittura forse la causa principale di decessi giovanile è proprio imputabile ai sinistri. Non è un fenomeno limitato al Veneto o all'Italia. La strada è e può diventare un luogo di tragedia, un luogo di dolore infinito per le persone e per i loro familiari", ha ricordato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in videocollegamento al convegno. Con gli incidenti stradali "siamo di fronte alla prima causa di morte per bambini e giovani tra i 5 e i 29 anni. Lo sentirete ripetere ancora questo numero, ma nessuno ha il diritto di abituarsi a questa tragedia"., ha esordito il vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli. "La particolare attualità e gravità con cui si pone l'incidentalità nel solo 2022 in Italia ha comportato circa 22 miliardi di euro di costi, di cui 18 per incidenti stradali con lesioni a persone e, secondo una stima dell'Ania, intorno a 4 miliardi per gli ulteriori incidenti. L'ultima manovra di bilancio dello Stato italiano è costata 30 miliardi, 22 e 30: è come se andasse via ogni anno un'intera legge di bilancio di una delle nazioni più prosperose e ricche del mondo - ha aggiunto - nel 2023, se non avessimo avuto incidenti, è come se fossero nate 3.039 persone in più, tanti sono stati morti per incidenti statali in quell'anno, ed è come se avessimo guarito 224.634 persone in più finite in ospedale per ferite o menomazioni. In dieci anni è come se avessimo questa facoltà di generare 30mila nuove persone, 30mila nuovi bambini in dieci anni". "Fermarsi a uno stop, dare precedenza, è la prima norma di civiltà di una comunità", ha detto il vice presidente della Camera dei deputati, Giorgio Mulè, nel corso del suo intervento al convegno rivolgendosi agli studenti presenti nell'aula dei gruppi parlamentari. All'incontro hanno partecipato egli studenti dei licei Giulio Cesare, Vittoria Colonna, Gaetano De Sanctis, Istituto Marymount e Plinio Seniore di Roma e Ugo Foscolo di Albano Laziale e l'associazione Aifvs, associazione italiana familiari e vittime della strada, con la presidente Guseppa Cassaniti Mastrojeni. (ANSA).

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