A Padova, innovazione e sostenibilità ambientale per una logistica moderna al servizio del territorio
E proprio “arte di ordinare” potrebbe essere una buona definizione di logistica. A prescindere dalla finalità di un processo, la logistica è la disciplina che si occupa di “ordinare le cose” per far sì che tutto avvenga in modo funzionale alla sua riuscita. Che calcola e pianifica che ogni cosa si trovi nel luogo e nel tempo previsti e che si svolga nel modo più fluido e coerente possibile. (Cesare Alemanni,
La signora delle merci)
Non sempre, e comunque non spesso, ci fermiamo a chiederci come fanno le cose ad arrivare a noi. Sentiamo squillare il citofono, ritiriamo il pacco e torniamo alle nostre vite. Giusto così, ma un semplice sguardo veloce dietro le quinte può svelare un mondo affascinante e complesso: con un giro di parole, un mondo che fa girare il mondo. Serve una logistica efficiente e insieme sostenibile: quella che offre Interporto Padova svolgendo un ruolo fondamentale al servizio delle imprese.
Ci riesce nel miglior modo possibile grazie all’intermodalità, cioè all’uso combinato di strada e ferrovia, ognuna utilizzata al meglio delle proprie capacità. Il treno sulle lunghe distanze, il camion per coprire i chilometri che separano le fabbriche o i magazzini di destinazione delle merci dal proprio terminal. Ed è proprio il grande terminal intermodale, in proprietà, il cuore dell’attività di Interporto Padova. Qui, ogni anno, vengono movimentati quasi 400.000 container e semirimorchi, grazie agli oltre 8000 treni che collegano il terminal padovano con i principali porti italiani ed europei e con molti terminal terrestri in tutto il continente.
Proprio nei giorni scorsi si è aggiunta una nuova relazione intermodale con la Polonia, attraverso il valico di Tarvisio che allarga il raggio ai paesi dell’Est e all’ Ucraina, ma che permette anche importanti collegamenti - su una rotta diversa da quella del Brennero e del Gottardo - con i porti del nord Europa.
Interporto Padova è oggi una delle piattaforme intermodali più importanti d’Italia e nodo fondamentale della rete TEN-T di trasporto terrestre europeo. Un risultato frutto degli investimenti in tecnologia, come le 5 gru elettriche a portale attive nel terminal che dispone di binari a modulo europeo da 750 metri e dell’innovazione nella digitalizzazione e nell’automazione del terminal.
Qui l’ingresso e l’uscita dei camion e dei treni è automatizzato con un complesso sistema che legge in tempo reale le targhe dei veicoli e i codici di ogni container, con un taglio dei tempi davvero importante. Il prossimo passo sarà l’automazione anche delle operazioni di carico e scarico dai treni e dai camion. Interporto Padova investe sulla sostenibilità ambientale anche con i grandi impianti fotovoltaici installati sulle coperture di magazzini ed edifici.
L’ultimo progetto è un impianto fotovoltaico con accumulo di energia destinato ad alimentare, anche nelle ore notturne le gigantesche gru elettriche del terminal intermodale, a dimostrazione di come una logistica in continua evoluzione tecnologica possa contribuire a ridurre l'impatto ambientale riducendo il consumo di risorse.
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