Tram Padova, tutti gli aggiornamenti del progetto Smart
Entro la fine del 2026 Padova potrà contare su una mobilità nuova, sostenibile ed efficiente grazie al progetto Smart, il sistema metropolitano a rete tranviaria che cambierà il modo di spostarsi in Città. Una rete da 35 km di rotaia, su 3 direttrici (Nord-Sud, Est-Ovest e Nord-Sudest) sulle quali correranno 8 diverse linee in grado di trasportare fino a 144 mila persone al giorno (20 milioni di passeggeri in un anno). Si stima che il nuovo sistema garantirà una riduzione delle emissioni di Co2 pari a 15.600 tonnellate annue, una contrazione del traffico sulle strade fino al 42% sulla direttrice della linea Sir3 e una diminuzione degli incidenti stimata intorno al 35%. Una sfida che, numeri alla mano, la città crede di poter vincere.
A dimostrarlo i dati relativi al successo della linea Sir 1, quella che collega Pontevigodarzere e la Guizza. Oltre 10 chilometri di linea e 26 fermate già dal 2009 permettono quotidianamente a cittadine e cittadini, oltre che a tutte le persone che visitano la nostra città per turismo, di muoversi a Padova in modo semplice e sicuro. Lungo via Guizza la riduzione del traffico veicolare (e quindi l’inquinamento e il rischio di incidenti anche mortali) è stata del 30% mentre lungo via Guido Reni è stata del 60%. Come previsto è aumentata anche la sicurezza stradale: gli incidenti sono diminuiti del 35%, con un picco del 45% in via Tiziano Aspetti. Dopo lunghe polemiche e tante tensioni ora i Padovani sono entusiasti del loro Sir 1: una persona su quattro che si sposta con i mezzi pubblici sceglie il Sir 1 mentre l’utenza è addirittura del 33% superiore a quella stimata inizialmente. Un modello che l’ungi dall’impoverire le aree dove il tram passa, ha garantito invece una maggiore vivibilità delle strade lasciano più spazio alle persone e più opportunità alle attività commerciali.
La prossima sfida che la città sta affrontando, è quella della realizzazione del Sir 3 i cui lavori dovrebbero concludersi già entro la primavera dell’anno prossimo per un’attivazione del servizio stimata entro l’inizio dell’estate 2025. Un’opera lunga 5,5 chilometri per 13 fermate che collegherà la stazione di Padova con il quartiere di Voltabarozzo. La linea non passerà per la trafficatissima via Facciolati, da tempo uno dei nodi viari della città più difficili da sciogliere, ma permetterà comunque di raggiungere facilmente punti strategici e di pubblico interesse come l’Università, il centro storico, gli ospedali, il quartiere Forcellini, il Parco Iris, passando per alcuni importanti punti attrattori come il liceo Cornaro e l’istituto Gramsci grazie alla realizzazione di un nuovo ponte sul canale Scaricatore, a fianco dell’attuale. Secondo le stime progettuali il Sir 3 ridurrà il traffico privato del 42% tagliando i tempi di percorrenza di circa il 25%, nel contempo garantendo un calo consistente degli incidenti che negli anni hanno dato non pochi esiti tragici soprattutto in corrispondenza degli istituti scolastici dell’area.
Entro la metà dell’anno successivo, a giugno 2026 (con attivazione del servizio entro fine 2026), sarà invece concluso il progetto del Sir 2, la lunga infrastruttura tranviaria da est ad ovest che collegherà Rubano e Vigonza. In numeri si tratta di 17,5 chilometri di rete, 36 fermate e tre comuni collegati (Rubano, Padova e Vigonza). La nuova linea tocca molti punti strategici della città: il nuovo ospedale di Padova Est, la nuova Questura, l’Università, la Fiera, il Tribunale, la Stazione, il Centro storico, Corso Milano e il Teatro Verdi, il Cimitero Maggiore, la Caserma Romagnoli. In corrispondenza del nuovo ospedale e della Caserma Romagnoli sono previsti due capolinea intermedi, oltre a quelli di Rubano e Vigonza. Questi capolinea permettono di modulare il servizio in base alle necessità, prevedendo la fine delle corse in un capolinea o in un altro. Ma garantiscono anche altri parcheggi scambiatori per servire rispettivamente la zona sud-ovest e nord-est della città, collegando nel contempo un importante nodo intermodale regionale in corrispondenza del nuovo polo ospedaliero.
LE PISTE CICLABILI E I NUOVI TRAM
L’intera linea, come pure il sistema Smart nel suo complesso, è affiancata da una nuova pista ciclabile, che migliora le infrastrutture per la mobilità dolce in città. Qui come sul Sir 3, i tram utilizzati saranno mezzi di seconda generazione, più capienti, accessibili e tecnologicamente avanzati rispetto ai precedenti. Ogni tram potrà trasportare fino a 280 persone, offrendo un servizio più efficiente rispetto agli autobus, che richiederebbero molti più mezzi per trasportare lo stesso numero di passeggeri.
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