Alcol test fai-da-te e autocertificazioni: tutti i modi (leciti) per salvare la patente

I dispositivi monouso venduti a 2,60 euro al Famila. E i pazienti chiedono l’immunità dagli antistaminici. I medici: «Giusto non guidare alterati»

Laura Berlinghieri
Alcol test fai da te al supermercato
Alcol test fai da te al supermercato

Le segreterie degli studi medici prese d’assalto da pazienti, che chiedono i tipi più disparati di autocertificazioni, da conservare nel cruscotto dell’auto ed esibire al vigile di turno. E a essere presi d’assalto sono pure i supermercati forniti dei fatidici alcol test fai-da-te.

Scene da pandemia, da “mercato nero” di tamponi e mascherine. Ed effetti da nuovo Codice della strada, che ha scatenato le fantasie degli automobilisti, avvezzi a bere qualche bicchiere di troppo prima di mettersi alla guida, e che allora le pensano davvero tutte per evitare la stangata.

Alcol test fai da te 

Quanto agli alcol test fai-da-te, il neo segretario della Fimmg veneziana e veneta Giuseppe Palmisano commenta: «Fa sorridere. Ma ben vengano, se possono aiutare a ridurre i comportamenti pericolosi al volante e, quindi, gli incidenti».

Ma quanto all’altra “trovata”, ascrivibile, con un po’ di inventiva, alla categoria “prevenzione”: «Già noi medici di famiglia siamo sotto una pressione continua, e allora ci mancava il nuovo Codice della strada per scatenare ancora di più il panico tra i pazienti. Da quando è entrato in vigore, le nostre segreterie sono letteralmente bombardate da telefonate di persone allergiche e asmatiche, che abitualmente prendono l’antistaminico e che ora ci chiedono il rilascio di autocertificazioni ad hoc, da esibire ai vigili».

Ovviamente i medici non sono autorizzati a rilasciare alcun documento simile: se mai il famoso “palloncino” dovesse individuare qualche sostanza sospetta, sarà sufficiente esibire la ricetta per la prescrizione del farmaco. E comunque, dice Palmisano, «dubito che esistano test che confondono l’antistaminico con l’alcol».

Altre strategie 

Ma c’è chi ha provato a cavalcarlo, questo nuovo Codice della strada, insieme al panico – termine vero, mica un’esagerazione – diffuso tra gli automobilisti. Il supermercato Famila di via Pertini, per dirne uno.

Dove i fatidici alcol test – salivari, monouso – fanno bella mostra di sé a un passo dal muro delle casse. Esattamente dove i clienti sono obbligati a passare; anzi, a stazionare. Ed esattamente dove è più facile afferrare al volo l’ultimo acquisto da mettere nel carrello, in attesa del proprio turno per pagare.

«Abbiamo provato a ripetere l’effetto mascherine durante il Covid» ammette Davide, vicedirettore del supermercato, «E c’abbiamo preso: gli alcol test vanno via che è un piacere». Aiuta il prezzo: 2,60 euro ciascuno. Contro multe, per chi guida ubriaco, che oscillano dai 158 ai 6 mila euro.

«Abbiamo inseriti i test nella nostra linea di vendita una ventina di giorni fa, poco dopo l’entrata in vigore della nuova normativa» continua, «Prima non ci pensavamo proprio e nessuno ce li aveva mai chiesti. Ora invece vanno a ruba e non c’è un identikit del cliente fisso: dai neopatentati fino a persone di una certa età». Ma attenzione a non affidarsi totalmente ai test, dice Palmisano: «Bisognerebbe verificarne l’affidabilità. Consiglierei agli automobilisti di servirsene con prudenza: il risultato negativo al fai-da-te non garantisce l’immunità di fronte ai controlli dei carabinieri».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova