Cavallino, cranio di un bambino trovato sulla spiaggia. Sembrerebbe essere vecchio di decenni
Il reperto sarà analizzato in maniera più approfondita,
potrebbe averlo portato il mare. Esclusa la pista delle donne
scomparse a Burano 30 anni fa
Il teschio di un bimbo nascosto sotto la sabbia affiora durante una tranquilla passeggiata al mare. Questo sabato pomeriggio una coppia di turisti friulani stava camminando lungo l'arenile davanti a uno dei molti camping di Cavallino-Treporti. Improvvisamente i due, marito e moglie di Udine, hanno notato spuntare sotto la sabbia un osso piatto che, inizialmente, hanno pensato fosse di un animale, magari un cane.
Nel dubbio che potesse trattarsi di osso umano, hanno lanciato l'allarme e sul posto è arrivata immediatamente la polizia del commissariato di Jesolo. Gli argenti hanno subito capito che poteva trattarsi di ossa umane, vista la forma che ricordava parte di un cranio. Hanno portato il reperto direttamente all'ospedale di Jesolo dove uno dei medici di turno ha accertato che si trattava sicuramente di un osso occipitale.
Dopo un controllo più approfondito, è stato stabilito che il reperto rinvenuto è parte del cranio di un bambino di età approssimativa tra i 6 e i 7 anni. L' osso ritrovato sarà ora sottoposto ad ulteriori accertamenti e a disposizione della autorità giudiziaria per ogni ulteriore indagine. Potrebbe essere, ad esempio, un occipite che risale a decine di anni fa, addirittura secoli fa, quando le gravi epidemie hanno colpito Venezia ancora all'epoca della Serenissima.
Escluso pertanto che il ritrovamento possa essere collegato alla tragica storia delle due donne di Burano scomparse circa trenta anni fa e mai più trovate. Per adesso il mistero avvolge ancora il macabro ritrovamento che ha destato molta impressione sul litorale di Cavallino-Treporti e che ha rovinato la giornata a una coppia di pendolari che si stavano rilassando al mare senza immaginare di imbattersi in quella terribile scoperta.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova