Torna in chiesa l’immagine di Giulia Cecchettin: recuperata dopo il furto

Rubata a fine marzo da un 70enne di Verbania, la foto simbolo contro la violenza sulle donne è stata ritrovata grazie a un'indagine lampo dei carabinieri di Legnaro. Fondamentali le immagini di videosorveglianza. Oggi la restituzione ufficiale in chiesa

Restituita la foto di Giulia Cecchettin rubata nella chiesa di Saonara
Restituita la foto di Giulia Cecchettin rubata nella chiesa di Saonara

Oggi, 10 aprile, l'immagine di Giulia Cecchettin è stata ricollocata sull'altare della chiesa di Saonara, dopo essere stata rubata a fine marzo da un uomo di circa settant'anni residente a Verbania.

Grazie a un'indagine tempestiva condotta dai carabinieri della stazione di Legnaro, guidati dal maresciallo Marialdo Rossin e coordinati dalla Procura di Padova, il quadro è stato rapidamente recuperato in condizioni perfette.

Il responsabile del furto ha immediatamente collaborato con le autorità durante la perquisizione nella sua abitazione, senza però riuscire a spiegare in modo chiaro i motivi del suo gesto. Decisive per identificarlo sono state le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso la targa della sua automobile mentre si allontanava dalla chiesa.

A segnalare l'accaduto ai carabinieri e alla comunità è stato uno zio di Giulia, che aveva immediatamente diffuso un appello sui social per favorire la restituzione della foto. Tutta Saonara, paese in cui la giovane laureanda uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta aveva trascorso gran parte della sua vita prima di trasferirsi a Vigonovo, aveva espresso grande preoccupazione e speranza per una rapida soluzione del caso.

L'immagine di Giulia, infatti, dal giorno del suo funerale era diventata simbolo della lotta contro ogni forma di violenza sulle donne.

Questa mattina il parroco, don Francesco Monetti, ha ricevuto personalmente l'immagine dal maresciallo Rossin, ringraziando i carabinieri per l'efficienza e la rapidità delle indagini svolte.

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