Gorizia – Nova Gorica capitale europea della Cultura 2025: i discorsi dei Presidenti Mattarella e Musar

I due discorsi dei Presidenti della Repubblica d’Italia e di Slovenia, Sergio Mattarella e Nataša Pirc Musar, inviati congiuntamente al Primorski Dnevnik e Il Piccolo per la cerimonia di apertura di GO! 2025 

Sergio Mattarella Nataša Pirc Musar
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Natasa Pirc Musar la presidente della Slovenia, a Lubiana il 22 aprile del 2024 in occasione del ventennale dell'adesione slovena all'Unione Europea. Foto Afg
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Natasa Pirc Musar la presidente della Slovenia, a Lubiana il 22 aprile del 2024 in occasione del ventennale dell'adesione slovena all'Unione Europea. Foto Afg

Sergio Mattarella: un segno di speranza in un continente ferito

Si parte. Con coraggio, lungimiranza. Una Capitale europea che afferma la cultura oltre i confini, che ne riconosce l’universalità. Una Capitale che esprimerà – anche grazie a questa forza simbolica - i valori più profondi dell’Europa, quella autentica. La cultura del dialogo, del confronto, del futuro comune. Nova Gorica e Gorizia simbolo della nuova Europa: la libertà, dove prima un muro chiudeva e impediva. L’amicizia, dove prima vigeva una forzata separazione.

La cooperazione, dove prima resisteva la diffidenza.

Nova Gorica e Gorizia sono un segno di speranza in un continente ferito dal ritorno tragico della guerra e sfidato da impetuosi mutamenti.

La speranza che l’Europa continui a essere fedele a sé stessa, alle ragioni di pace che l’hanno voluta, ai grandi ideali di umanità, di democrazia, di eguaglianza di diritti, di solidarietà che costituiscono le fondamenta della sua civiltà. L’umanesimo che dell’Europa è la lingua con la quale può dialogare nel mondo anche in questo cambiamento d’epoca.

Nova Gorica e Gorizia, Capitale e non più periferia, sono una promessa mantenuta, con l’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea. Insieme, Repubblica di Slovenia e Repubblica Italiana, siamo stati capaci di scrivere una nuova pagina della storia europea. La cultura può nutrire riconciliazione e aprire la strada nuova della valorizzazione delle peculiarità e delle preziose diversità di ciascuno. L’unione moltiplica le opportunità per essere padroni dell’avvenire, prosciugando i sentimenti di ostilità che gli orrori delle guerre del Novecento avevano lasciato in eredità.

La civiltà europea è questo: costruire insieme il futuro, traendo energia dalla ricchezza delle pluralità delle nostre esperienze, delle nostre comunità.

E la cultura è frutto delle dinamiche della vita di comunità che, sempre più, uniscono i loro destini. Chi meglio delle identità di Nova Gorica e Gorizia può rappresentare e interpretare in Europa queste aspirazioni?

Nova Gorica e Gorizia saranno, nel 2025, lume nel cammino dell’Unione europea. Italia e Slovenia ne sono, legittimamente, orgogliose.

 

Nataša Pirc Musar: con l’arte e la creatività saremo sempre più uniti 

Cari lettori di Primorski dnevnik e Il Piccolo!

L'8 febbraio è la Giornata della cultura in Slovenia. Questa Giornata mette in luce l'inestimabile valore dell'arte, della lingua e della creatività per l'identità culturale del Paese, sottolineando allo stesso tempo il potere straordinario della cultura nell'unire le persone.

In questa significativa celebrazione della cultura nazionale slovena, due città, due Paesi, due popoli si uniranno in un progetto comune: la Capitale europea della cultura Nova Gorica - Gorizia

L'evento si terrà in Piazza Europa a Nova Gorica, il luogo simbolico dove la Slovenia è entrata a far parte dell'Unione europea oltre due decenni fa. Sarà l'occasione per riaffermare concretamente l'impegno condiviso secondo cui i confini, non solo quelli nazionali, non dovrebbero mai costituire un ostacolo alla coesistenza dei popoli nel perseguire obiettivi comunitari ed europei.

L'inaugurazione odierna di questo progetto storico suscita una grande emozione, poiché non è mai esistita una capitale culturale transfrontaliera di questa portata. Il successo di questa iniziativa dipenderà dagli sforzi congiunti delle persone su entrambi i lati del confine, degli artisti sloveni, italiani ed europei, e di tutti coloro che, in qualsiasi forma, vorranno contribuire.

Sarà grazie a questo impegno collettivo che questa capitale condivisa, unica nel suo genere, potrà crescere senza confini e diventare una fonte di ispirazione per altri. È con sincero desiderio che invito tutti noi a intraprendere il maggior numero possibile di progetti congiunti, basati sul rispetto reciproco, con cuore aperto e idee che ci uniscano anziché dividerci.

La Slovenia è profondamente orgogliosa del nostro poeta France Prešeren e della sua Zdravljica, che nel 2020 ha ottenuto il riconoscimento come Patrimonio europeo.

La nazione slovena ha scelto la settima strofa di questa poesia come inno nazionale, celebrando il messaggio di speranza e fratellanza che essa racchiude: “Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondoed in cui ogni nostro connazionale sarà libero,ed in cui il vicino non un diavolo ma sarà un amico!”

Credo fermamente che molti di noi vorrebbero che la Capitale europea della cultura passasse alla storia come la realizzazione di questa ambizione a lungo coltivata. Il Presidente Sergio Mattarella e io ci impegneremo affinché anche i nostri prossimi passi siano indirizzati verso un futuro europeo, promuovendo la cooperazione e il riavvicinamento tra i nostri popoli, i nostri Paesi e tutte le persone che vivono e lavorano insieme in questo territorio, con l'obiettivo di creare le condizioni per una convivenza pacifica.

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