Luxottica, indagato un impiegato che rubava gli occhiali

Il 24enne denunciato per furto e ricettazione rischia il posto di lavoro. Avrebbe rubato 200 occhiali per rivenderli online

Gigi Sosso
Gli occhiali griffati sequestrati dalla Polizia postale
Gli occhiali griffati sequestrati dalla Polizia postale

Sequestrati 200 paia di occhiali rubati. Indagato per le ipotesi di reato di furto aggravato e ricettazione un giovane dipendente di Luxottica che, se dovesse essere riconosciuto colpevole e averli trafugati e venduti in internet, dovrà anche trovarsi un altro lavoro.

Licenziamento per giusta causa, che in almeno un’altra azienda bellunese è avvenuto addirittura prima dell’udienza preliminare per il rinvio a giudizio. Garantismo sì, ma fino a un certo punto, a parte che la presunzione d’innocenza vale per tutti.

Sono stati gli organi di sicurezza della multinazionale agordina a segnalare alla Sezione operativa per la sicurezza cibernetica, la vecchia Polizia postale e delle comunicazioni, l’ammanco consistente di occhiali da sole, per la maggior parte griffati Prada.

Esemplari che sul mercato ufficiale delle ottiche possono arrivare al costo di 1.200 euro. Gli accertamenti della Polizia di Stato hanno permesso di ricostruire il meccanismo dei furti che sarebbero avvenuti durante il ciclo produttivo e di identificare il presunto responsabile in un impiegato di 24 anni.

Un dipendente non da chissà quanti anni, ma che magari avrebbe anche potuto fare carriera. La Procura della Repubblica di Belluno gli contesta non solo il furto, ma anche la ricettazione, perché non si può escludere che abbia ricevuto o comprato i pezzi rubati da una terza persona.

Ad ogni modo gli agenti hanno anche sequestrato l’account utilizzato per le vendite illegali su un conosciuto sito di e-commerce. Insomma, gli indizi a suo carico non mancano e, come anticipato, il posto è fortemente a rischio.

Il meccanismo dei furti emergerà durante l’inevitabile processo, a meno che l’imputato non patteggi o non scelga un rito alternativo, ma può darsi che gli esemplari siano stati rubati prima del confezionamento, in questo caso potrebbero anche avere dei difetti visibili da occhi esperti oppure poco prima della spedizione, ma l’operazione sarebbe un po’ più difficile.

Ogni paio di occhiali è dotato di almeno due microchip su nasello e asta e a ciascun esemplare corrisponde una scatola ben precisa. Non esce dagli stabilimenti in una confezione diversa da quella predeterminata. Secondo una stima attendibile, ogni giorno vengono spediti circa 150 mila occhiali.

L’indagato dev’essersi tradito in qualche modo e, dal suo errore, si dev’essere risaliti al sito di smercio di quella che è, a tutti gli effetti, della refurtiva.

La vicenda mette in luce la fondamentale importanza del rapporto di collaborazione tra gli uffici preposti alla sicurezza delle imprese sul territorio, la Polizia di Stato e le procure della Repubblica e, in questa stessa direzione, si colloca anche la recente sottoscrizione di un protocollo d'intesa per la protezione delle infrastrutture critiche tra la società Luxottica e la Polizia di Stato.

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