Arrestato Benko, l’ex proprietario dell’hotel Bauer di Venezia

Il magnate austriaco è al centro di un crac miliardario che ha travolto il suo gruppo Signa. L’albergo ora è stato acquisito dal gruppo Mohari Hospitality per 300 milioni di euro

Il magnante tirolese René Benko
Il magnante tirolese René Benko

Si sono aperte le porte del carcere per René Benko, il magnate austriaco al centro di un un crac miliardario che ha travolto Signa, il suo gruppo finanziario e immobiliare che fino all’anno scorso era proprietario del hotel Bauer di Venezia ora in ristrutturazione.

Lo riferisce il quotidiano austriaco Kronen Zeitung. Benk è stato arrestato su ordine delle autorità austriache nella sua villa ad Innsbruck. L’indagine sul tycoon tirolese, 47 anni, coinvolge quattro Paesi europei, fra cui l'Italia.

Anche la procura generale di Trento, lo scorso dicembre aveva chiesto il suo arresto, ma le autorità austriache avevano rifiutato il provvedimento, in quanto Benko ha la cittadinanza austriaca.

Dopo il crac del gruppo Signa, l’hotel Bauer è passato di mano due volte, prima acquisito del fondo americano King Street che controllava il Bauer attraverso la società lussemburghese Sps Fünfundsechzig, la stessa con cui lo controllava Signa e sulla quale gravava un pegno a favore di un family office del Golfo che aveva concesso un finanziamento al gruppo austriaco.

E poi comprato da Mohari Hospitality, società dell’ex co-fondatore di PokersStars Mark Scheinberg che ha sborsato 300 milioni di euro, che ha vinto la concorrenza del gruppo Lvmh, interessato alla struttura.

Ancora incerte le sorti del Bauer e soprattutto dei lavoratori. La nuova proprietà, infatti, la settimana scorsa ha avuto un primo incontro con i sindacati per il rinnovo della cassa integrazione (sono quasi una ventina i dipendenti che non hanno trovato un’altra occupazione).

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