Se il Nord Est è un comune denominatore

Nasce una “famiglia” di nuove testate tematiche con cui andremo a raccogliere i contenuti, dall’economia allo sport. In arrivo anche importanti novità sul fronte digitale

Paolo Possamai
La copertina del settimanale di Economia con la nuova testata: ilNordEst.Economia
La copertina del settimanale di Economia con la nuova testata: ilNordEst.Economia

A Nord Est di che cosa? Esiste il Nord Est, anche solo come somma di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino?

Per definire noi stessi, rispetto allo spazio e al tempo, abbiamo bisogno di assumere elementi di contesto. E di considerare qual è il profilo identitario che caratterizza il Nord Est (o che gli viene attribuito). Da questo insieme di domande ha iniziato la sua avventura ormai un anno fa Nord Est Multimedia.

Oggi siamo alle prese con una declinazione - ne parleremo più avanti in questo articolo - del progetto originario, che era e resta la volontà di dare rappresentanza a un territorio e a una comunità che meritano di essere considerati per il loro effettivo peso specifico nelle dinamiche nazionali.

Potenti fattori unificanti

Vi sono potenti fattori unificanti il cosiddetto Triveneto, così come aspetti peculiari delle singole regioni e dei micro territori. Particolarità che vanno rispettate, quotidianamente. Tale fantasmagorica ricchezza di colori fatica a trovare una sintesi, pretende di non essere costretta entro steccati artefatti.

Ma il Nord Est esiste.

Esiste in primis come spazio praticato da chi lo abita, del tutto incurante dei confini amministrativi e semplicemente partecipe di una sorta di metropoli multipolare, capace di articolare sulla base della distanza temporale (e non chilometrica) le relazioni, le funzioni, le produzioni, i rapporti. A chi abita, per esempio, nel Veneto centrale, è pressoché indifferente andare a teatro a Verona, studiare a Venezia, avere casa a Padova, lavorare a Treviso. Lo stesso concetto vale, in una sorta di ulteriore cluster, per chi risiede in Friuli Venezia Giulia o nel Trentino. Quanti sono i “fuori sede” di università e centri di ricerca a Trieste?

Dentro a un concetto di “prossimità” che la traumatica esperienza del Covid ci ha costretto a riscrivere in termini di esperienza e poi (parzialmente) di consapevolezza, il Festival dell’economia di Trento o la Barcolana di Trieste, le ville venete o il Festival No Borders non significano l’appartenenza esclusiva a un luogo, ma il richiamo che tale epicentro promana a un territorio vasto tanto da essere misurato nell’ordine delle ore viaggiate.

Le Dolomiti, patrimonio universale Unesco, sono un arco che tiene assieme tre regioni. L’Adriatico è “il” mare, la pianura liquida che ne unisce le sponde; le lagune che ne marcano la costa, ossia la trama cantata da Biagio Marin, sono un unicum a cavallo tra Friuli e Veneto.

I microcosmi di casa nostra

La scritta “K.K. Staatgymnasium” campeggia sull’architrave dell’ex liceo di piazza Hortis a Trieste, le stesse iniziali declinate come “K.K. Stadt und Festungs Commando” compaiono sul portale di palazzo Loredan in campo Santo Stefano a Venezia, a indicare la sede dell'Imperial-Regio comando di città e fortezza, durante la dominazione austriaca (1814-1866).

I “microcosmi” narrati da Claudio Magris non sono limitati solo a Trieste, spaziano nel Quarnaro che profuma di Serenissima, arrivano alle Dolomiti, vanno lungo la val Cellina. Sul piano prettamente dell’indole sociale, emerge l’attitudine proverbialmente moderata in politica e orientata dalla Chiesa per secoli, oggi contraddistinta da un formidabile attivismo pubblico nel nome del volontariato. Quanto a lungo potremmo procedere a indicare l'insieme dei fattori che fanno la “differenza” del Nord Est rispetto al resto d’Italia? Ad infinitum.

Veniamo adesso al tema che - dall’esterno - viene ritenuto minimo comun denominatore del disunito Nord Est: parliamo della cultura del lavoro, della propensione all’imprenditorialità, dell’apertura ai commerci su scala globale, della caratterizzazione del turismo in chiave internazionale. L’economia come fattore connotante di un corpo sociale. E i quotidiani di Nem partono dall’economia, con i giornali in edicola domani, per declinare il comune denominatore del Nord Est.

Una nuova testata

Lo facciamo con una nuova testata - ilNordest.Economia - che viene a marcare una sezione del giornale in cui faremo circolare le notizie di comune interesse di area vasta (le altre resteranno appannaggio dei singoli quotidiani). Allo stesso modo, con una “famiglia” di nuove testate tematiche, tutte concepite con un designer di grande fama come Paolo Tassinari, andremo a raccogliere i contenuti per il tempo libero (ilNordest.Weekend), per i maggiori avvenimenti previsti nel Triveneto (ilNordest.Eventi), per i grandi cicli sportivi (ilNordest.Sport), per affrontare i temi del fisco o della casa (ilNordest.Guide) e via elencando un catalogo di inserti per il giornale di carta e di sezioni per il web, che mirano ad arricchire l’offerta informativa complessiva.

Un contributo presentato ai lettori per allargare il cono visuale, dalla provincia a oltre il confine. Nelle settimane a venire avremo ulteriori capitoli e ulteriori opportunità da proporvi, sul versante prettamente digitale.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova